“Questa fusione non s’ha da fare”

Sarà un bene la fusione? Se lo chiedono i consiglieri aderenti al gruppo "Mesenzana Vuole Risorgere"

Ruceviamo e pubblichiamo la nota del gruppo consiliare Mesenzana Vuole Risorgere

Il tempo passa inesorabile e sempre più si avvicina il fatidico momento (dicembre 2013) del referendum pro / contro la fusione fra i comuni di Mesenzana, Masciago Primo, Grantola, Ferrrera di Varese e Cassano Valcuvia , che ipotizziamo possa chiamarsi comune Valdimezzo o Valle di Mezzo (significativo anche il nome Ccomune di San martino in Valle, ma presumo nome troppo lungo che potrebbe creare qualche complicazione nella compilazione di documenti, atti etc, inoltre in Italia i comuni con all’interno il nome San Martino sono decine e decine ma nessuno si chiama Valdimezzo, pertanto un nome unico).
Comunque tornando a noi visto che la popolazione mesenzanese di questo fatto è poco informata, come Gruppo consiliare in seno alla maggioranza, cominciamo ad essere preoccupati per il poco risalto che il sindaco e la giunta stanno dando a questo evento che potrebbe essere epocale inoltre, con spese sostenute dai vari comuni sono state realizzate delle brochure che spiegano cosa vuole dire la “fusione”, ma, nonostante siano stati impegnati soldi pubblici per questa pubblicazione ( che tra le altre cose parlava di una riunione pubblica a Grantola il 27.IX.13), sono state in piccola parte distribuite il giorno stesso la riunione, quindi tardi per partecipare all’incontro, parte sono state distribuite dopo alcuni giorni e a tutt’oggi molte famiglie non hanno ricevuto tale informativa.
Ma quello che più ci preoccupa è il fatto raccontato da un assessore della giunta Vonini e dello stesso Sindaco che, affermano che quando vanno alle riunioni con gli altri sindaci dei comuni coinvolti non riescono ancora a capire quale sia il loro ruolo ma soprattutto non hanno ancora capito quale sia il ruolo che Mesenzana avrà a fronte di questa fusione e quali saranno i vantaggi di cui i mesenzanesi potranno beneficiare.
Non solo “Mesenzana Vuole Risorgere”, ma anche il groppo consigliare “Nuovo Polo per Mesenzana” (compagine di ragazzi preparati che, anche se non di Mesenzana, dimostrano un forte senso di appartenenza e di amore per il paese), hanno lanciato un accorato appello al sindaco con la richiesta di essere coinvolti nella globalità di questo processo (che il sindaco ha bocciato), perché qui c’è in ballo il bene di tutta la comunità e il destino è meglio condividerlo che subirlo, inoltre, in questo caso Mesenzana è il paese più importante ed in questa “Fusione” dovrebbe fare la parte del leone ed essere predominante invece, sembra che il sindaco e l’assessore designato, (per loro ammissione),vadano alle riunioni senza idee proprie e che tornino a casa frastornati perché non capiscono cosa ci sia in gioco e che fine farà il nostro paese.
Mi viene da pensare che se mantengono questo modo di guardare la realtà, sono convinti di essere degli “Unti del Signore” e credono nella loro infallibilità anche se privi di idee, in quanto, mai e poi mai, in nessuna riunione consiliare hanno esposto quale siano le linee programmatiche che hanno intenzione di proporre e portare al tavolo di concertazione aperto con gli altri comuni interessati .
Nonostante questo astio che il sindaco e i suoi tre sostenitori provano nei nostri confronti , noi crediamo che potremmo essere vincenti se tutti noi fossimo coinvolti, perché avremmo la forza di sostenere in toto il pensiero di tutti i cittadini e non solo quella parte minoritaria che la giunta ed il sindaco rappresentano. Il sindaco e la giunta non possono comportarsi come don Abbondio e far finta di niente, perché loro rappresentano la comunità e non devono dimenticarsi di essere al servizio dei mesenzanesi.
Personalmente, non siamo ne pro ne contro la fusione e proprio per questo vorremmo essere coinvolti per capire quali saranno i vantaggi/discapiti di cui Mesenzana potrà beneficiare/subire.
Rigorosamente, ci appelleremo al voto dei mesenzanesi e di conseguenza a quello degli abitanti dei comuni coinvolti dopo il referendum.
Se vincerà il SI ci impegneremo anima e corpo per il bene del nuovo comune che noi abbiamo denominato Valdimezzo per servirlo con dedizione come abbiamo fatto a nostro tempo con Mesenzana (anche se di fatto Mesenzana sarà cancellata con un colpo di spugna dall’elenco dei comuni e questo “ci fa stringere il cuore”). Se invece dovesse vincere il NO, già da adesso dichiariamo il nostro impegno di rendere grande (come dice il motto all’interno del nostro stemma) il paese di Mesenzana.
Un ultima riflessione: Che fine faranno i nostri comuni e con essi l’identità e la storia che da sempre ci appartengono, servirà a tutti la fusione o solo alla giunta Vonini per salvarla dal commissariamento per non essere stata in grado di creare le convenzioni dei servizi associati; sarà bene o male la FUSIONE? Citando ancora Manzoni: “Ai posteri l’ardua Sentenza”.
Mesenzana Vuole Risorgere.
Il portavoce Massimo Fracica

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Ottobre 2013
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