Amianto: il Comune sistemerà il tetto della Prealpina latte

Sopralluogo in mattinata da parte dell’assessore Clerici per verificare lo stato dell’immobile. L’assessore-presidente Binelli: “Struttura desueta, se vi fossero le risorse ci sposteremmo”

prealpina latte binelli clericiCi vogliono 60 mila euro, forse di più, per sostituire la copertura in amianto dell’immobile. La somma la deve sborsare il padrone di casa, che in questo caso è il Comune di Varese; l’inquilino è la centrale del latte, rappresentata dal presidente Fabio Binelli anche assessore alla pianificazione territoriale sempre per palazzo Estense. Stamattina in via Uberti, dove ha sede l’azienda che molti varesini celebrano ogni mattina sul tavolo della colazione, era in programma un sopralluogo per verificare lo stato delle coperture realizzate in Eternit alla metà degli anni 50’; sopralluogo riuscito solo a metà. Motivo? I due assessorati – quello di Stefano Clerici, all’ecologia, e appunto l’edilizia di Binelli – non si sono parlati sulla visita, e il qui pro quo ha lasciato i cancelli dell’azienda chiusi, almeno per la stampa «questione di sicurezza», ha fatto sapere Binelli nella sua veste di manager: «Non ho personale che possa seguirvi»
L’occasione è comunque stata preziosa per fare il punto della situazione su questo immobile di proprietà comunale. Il suo valore è di 1,1 milioni ed originariamente era stato incluso nel piano di alienazione delle proprietà comunali, poi stralciato dallo stesso. L’ordinaria manutenzione dell’immobile spetta all’affittuario «anche se dal pianoprealpina latte binelli clerici opere pubbliche 2007/2010 risultava che l’importo per la sistemazione del tetto (spesa di straordinaria amministrazione ndr) fosse a carico dell’azienda – spiega Clerici – , ma si è trattato di un refuso; questa voce di spesa nonè stata difatti inclusa nel piano opre pubbliche successivo: spetta quindi al Comune, in qualità di proprietario, ristrutturare i tetti».
La questione è tornata alla ribalta dopo alcune lettere inviate dai residenti della zona che si sono lamentati dello stato in cui versano soprattutto alcune coperture. Questa mattina l’assessore Clerici si è recato sul posto con due tecnici comunali: l’architetto Marco Roncaglioni e Marco Porzio che con documentazione fotografica hanno mostrato la situazione dei tetti.
«Due sono le questioni che vogliamo sottolineare come Comune – ha spiegato l’assessore Stefano Clerici – . In primo luogo non vi sono rischi per la salute pubblica per la presenza di queste coperture, nonostante qui si lavori il latte. Poi voglio sottolineare che per l’amministrazione questo tema rappresenta una priorità».
prealpina latte binelli clericiL’azienda conferma che «sul posto si sono recati più volte i Nas dei carabinieri e l’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente), rilevando la presenza di amianto», ha spiegato Binelli, esprimendo alcune considerazioni sullo stabile. «Potendo avere le risorse – ha spiegato Fabio Binelli nella sua veste di amministratore – sposteremmo altrove la produzione: siamo oramai di fronte ad una struttura desueta, che non è più confacente alle nostre esigenze ma, appunto, ci vogliono i soldi. Se il comune metterà all’asta la struttura, difficilmente potremo acquistarla così com’è».
La centrale del latte di Varese, meglio nota come “Prealpina latte” è una realtà che vanta 18 dipendenti e 13 distributori che ogni giorno consegnano latte e prodotti provenienti da 28 stalle del Varesotto e da una del Comasco: i prodotti sono praticamente a chilometri zero. Ogni anno da qui escono bric di latte fresco ad alta qualità per 4,4 milioni di litri.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Novembre 2013
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