Grazie Varese, e non solo

Abbiamo lasciato passare qualche giorno prima di tornare a scrivere di Anche io, la festa del nostro giornale.
Dobbiamo smaltire la fatica, ma l’entusiasmo e la carica di questi quattro giorni ci resteranno addosso per un bel po’. Perciò prima di ogni altra cosa grazie a quanti hanno partecipato.
Giovedì è stata la serata più impegnativa, ma anche la più esaltante. Quasi 1500 persone si sono divertite, hanno cantato seguendo le ballate di Davide van de Sfroos. E poi è iniziata la non stop alla Schiranna.
Un fiume di persone è passata a salutarci, a curiosare, a partecipare ai dibattiti, a giocare, a mangiare.
Abbiamo messo sul tappeto temi importanti e la scelta di dedicare la festa alla felicità è stata davvero forte e spesso apprezzatissima. La ricchezza, non solo economica, il lavoro, il volontariato, il cinema degli emergenti, il mercato e la produzione dei nostri prodotti e per chiudere Malpensa sono stati i temi dei dibattiti.
Il giornale ha raccolto tante simpatie in un’esperienza che salda, oltre al lavoro quotidiano, la redazione con il territorio. Un momento importante che testimonia un modo diverso di lavorare e di fare gruppo.
L’elenco dei ringraziamenti sarebbe lunghissimo perché comprende tutti i relatori, ma anche gli artisti che,  a vario titolo, sono stati tra noi. Il grazie più grande però spetta a tutti voi e a tutti quelli che ci hanno aiutato. Oltre cinquanta volontari che hanno permesso di far funzionare tutto in modo professionale, ma anche con la spontaneità di chi crede a un bel progetto che va ben oltre lo scrivere articoli. Da quanti sono stati in cucina e hanno permesso a migliaia di persone di mangiare in compagnia a quanti hanno servito, preparato l’area, gestito stand e tanto altro. Un bilancio entusiasmante che ci stimola a migliorare ancora questo rapporto reale con Varese, ma non solo.
Chi è stato alla Schiranna ha poi potuto incontrare davvero tanti mondi. Quello della cooperazione, con gli stand dedicati a progetti con lo Zambia, con il Mali, con molti paesi del sud del mondo gestiti dal commercio equo che a Varese è rappresentato in modo serioe  forte dalla cooperativa Lo stesso cielo. Insieme con questi c’era uno spazio per riflettere su tematiche ambientali,, sui diritti, sull’associazionismo culturale. Gli amici di Legambiente, Arci, Emergency, Pamo, Yacouba, Carovana per la Palestina e anche le ragazze dell’Informagioovani del comune di Varese hanno rallegrato e vivacizzato la festa.
Tra tanti deliziosi messaggi di Anche io leggo Varesenews, abbiamo premiato un bambino (Ivan) e con lui il suo papà che ha concentrato in poche righe tante delle nostre cose. Un grazie allora anche ad Alessandro Vedani (nella foto in alto a sinistra) , sindaco di Buguggiate.
Ora il giornale ha di fronte ancora molte sfide. Dobbiamo avere grande attenzione a quanti di voi ci seguono e hanno ormai in Varesenews un punto di riferimento. Insieme ai nostri soci, siete voi la linfa vitale del giornale. Ce lo ricorderemo, e chissà, potremo ragionare con tutti voi su come potrebbe essere il prossimo anno.
Un giornale è patrimonio di tutto il territorio in cui viene fatto e non solo. Ha il compito di saper cogliere aspetti e ricchezze di storie, ma anche di progetti. È un piccolo tassello della crescita democratica e civile. Un impegno e una responsabilità non da poco per noi, ma cercheremo di assolverlo al meglio e con noi sarete tutti voi i protagonisti.

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