Vigili del fuoco, ogni intervento costa 1300 euro

C’è la spesa per il personale, per la benzina, per l’usura dei mezzi, per gli apparati e per i materiali di consumo: la macchina del servizio che i vigili del fuoco con grande dedizione e sacrificio ogni giorno muovono, costa 11 euro l’anno nelle tasche di ciascun contribuente varesino e che si traduce in un costo medio per ogni servizio svolto dai vigili del fuoco di 1.300 euro. Ogni volta che la sirena suona, e addirittura in alcuni casi – il 3% delle volte – per falso allarme, il cittadino paga, quota parte.
Il “tassametro” è stato tarato sui 7.000 interventi che si stima, da qui al 31 dicembre 2013, i 463 uomini del comando provinciale di Varese avranno totalizzato.

LA CERIMONIA – Non c’è giorno né notte, nemmeno pioggia o vento o neve che li fermi: quando c’è da correre, gli uomini della nostra difesa civile, escono sempre. E per questo la festa a loro dedicata che si svolge ogni anno il 4 dicembre ha la protezione di chi è stato “esempio di coraggio di chi dedica la vita agli altri”. È Santa Barbara, ricordata nelle parole del vicario episcopale di Varese monsignor Franco Agnesi che ha officiato nell’hangar del comando provinciale di via Saffi una cerimonia dedicata soprattutto alle vittime di questo faticoso lavoro.

I FRONTI – Da Lampedusa alla Garfagnana, dall’Emilia terremotata alla Sardegna; il saluto di Alfio Pini, capo dei vigili del fuoco letto al termine della cerimonia, ha testimoniato il “fronte” lungo come l’intera penisola a cui il lavoro di questi uomini è esposto. Sono stati ricordati i luoghi di tragedie e di interventi che figurano alla ribalta delle cronache, ma il grosso degli interventi viene fatto ogni giorno in tante uscite che figurano solo nei brogliacci e che sui giornali neppure arrivano.

CAVALIERE DEL LAVORO E RICONOSCIMENTI – Un’altra notizia accolta più volte dagli applausi del personale presente alla cerimonia è stata l’investitura del comandante provinciale Vincenzo Lotito dell’importante riconoscimento: è stato nominato Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana. Visibilmente emozionati anche i numerosi premiati per l’anzianità e l’esperienza di servizio: le targhe celebrative sono state loro consegnate dal prefetto di Varese sotto gli occhi delle più alte cariche civili e militari della città.

GLI UOMINI – La festa, come si diceva è stato il pretesto per fare il punto sugli organici e sui dati che hanno riguardato l’attività 2013. Il segmento del personale operativo è di 463 unità, e l’organizzazione funzionale del Comando prevede una dislocazione delle forze sul territorio caratterizzata in 104 unità in servizio presso la sede centrale di Varese, 52 unità a Busto-Gallarate; 32 unità a Luino; 36 a Saronno; 28 unità a Somma Lombardo; 192 presso il Distaccamento Aeroportuale di Varese (Malpensa); 19 unità forza al Nucleo Elicotteri.

I DATI – Con riferimento al 2013, l’elaborazione dei dati ha considerato numero e tipologia di interventi disponibili all’atto della stesura del rapporto è di circa 5.000 interventi. Si stima per fine anno un numero di interventi pari a circa 7.000.
Rispetto alle principali voci di soccorso, a fare la parte del leone sono le uscite per incendi: sono state 1.170 e costituiscono praticamente un quarto degli interventi. Ci sono poi gli incidenti stradali: 314 uscite l’anno, e gli allagamenti: 262 interventi. Poi la grande fetta di “interventi vari”: tutte richieste che esulano da una classificazione specifica ma che dimostrano la versatilità delle competenze offerte dai vigili del fuoco: sono quasi un terzo del totale. Un particolare: è bene ricordare che dietro le semplici voci degli interventi che tutti i giorni i vigili del fuoco sono chiamati ad adempiere vi sono situazioni di estrema drammaticità e urgenza che fanno il paio con altre che possono essere evitate. In quest’ultimo caso ci sono certamente i falsi allarmi, che costituiscono il 3% delle uscite (non necessariamente si tratta di scherzi: volte sono allarmi che segnalano situazioni che poi si rivelano meno gravi). Oppure le aperture di porte e finestre: quando dietro ad esse c’è qualcuno che sta male, bisogna correre; negli altri casi, a volte, sono sufficienti le chiavi: solo per questi servizi, che costituiscono il 5% del totale si stima che il costo medio a fine anno si aggirerà attorno ai 335.000 euro.

ps. Il lettore Elia Mattarucchi ci scrive per rendere noto che "a Laveno Mombello esiste dal 2008 un distaccamento di Vigili del Fuoco volontari che esegue in media 350 interventi di soccorso l’anno. In tale distaccamento operano una trentina di volontari".