L’acqua afrodisiaca di Cuvio finisce in Tv

Cuvio – Il professor Giuseppe Armocida al celebre talk-show: parlerà delle "proprietà miracolose" della fonte alle pendici del Campo dei Fiori

Già aveva conquistato le cronache dei quotidiani nazionali e dei principali rotocalchi televisivi, ma sembra proprio che ora la fonte miracolosa a cavallo dei comuni di Cuvio e di Castello Cabiaglio – ma per qualche metro nei confini del primo dei due paesi – approderà anche in “seconda serata” alla corte del celebre Maurizio Costanzo. Il presentatore coi baffi ha difatti invitato in trasmissione il professor Giuseppe Armocida, ordinario di Storia della Medicina all’Università degli studi dell’Insubria per parlare della fonte miracolosa. «Dobbiamo ancora decidere se andare o meno in trasmissione – spiega Armocida.

La storia di questa fonte, ripresa da alcuni scritti recentemente pubblicati, tra i quali anche il libro di Spartà “Per acqua ricevuta” è molto affascinante, ma potrebbe non avere attinenza con la scienza, nel senso che non è provato che i metalli trovati nell’acqua, come il selenio o lo zinco siano in grado di influire sulla virilità». La fontana di Cuvio ebbe l’onore delle cronache in seguito ai risultati delle analisi sulle acque effettuate dalla dottoressa Ilaria Gorini, dell’Università dell’Insubria, e presentati ad un congresso nello scorso dicembre a Firenze. Da qui titoli come “fonte al viagra”, e “trovata l’acqua dell’eterna virilità” apparsero sulle cronache di molti giornali. «In realtà è difficile accettare un nesso tra le proprietà afrodisiache e i componenti contenuti nei cibi o nelle bevande – conclude Armocida. Si crede, ad esempio, che le ostriche siano un alimento afrodisiaco. Ma chi lo può dimostrare? Spesso il fenomeno non è spiegato con la “scienza di laboratorio”, ma è piuttosto interessante studiare le valenze antropologiche che nascono dalle tradizioni, tra l’altro in un campo, quello della virilità, dove non è semplicissimo trovare testimonianze…. Per questo, comunque, non si debbono gettare al vento le tradizioni solo perché la scienza non le sa spiegare».
«Ma sarà vero?», sembrano infatti chiedersi i molti che passano dalla strada e notano spesso auto e ciclisti sorridenti fermi per far “rifornimento”. Alla domanda fa eco la saggezza popolare di un barbiere di Cuvio, che, si sa, spesso è come il barista: raccoglie le testimonianze, anche intime, di chi porta i calzoni. «Certo che conosco la fonte! – spiega Giorgio Roncari – è il Funtanin de l’avocat che prende il nome da un avvocato proprietario dai primi del 900’ della fonte e della cava di marmo ancora visibile dalla strada, poco più avanti, andando in direzione Castello Cabiaglio. A Orino e in altri paesi la chiamano Fonte signorina (ma anche in altri modi un po’ meno delicati nda) proprio a causa della singolare posizione dello zampillo d’acqua, che sgorga tra due immaginarie gambe…. ». Ma le voci sulla virilità sono vere o false? «Guardi – conclude il barbiere – da tempo si è sparsa la voce di strane proprietà afrodisiache presenti nell’acqua, tant’è che molte persone mai viste prima hanno bussato alla porta della mia bottega per chiedermi della fonte, promettendomi in cambio di raccontare gli effetti prodotti tra le lenzuola ma…ahimè, nessuno mi ha più fatto sapere nulla!».

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Pubblicato il 22 Febbraio 2003
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