Dopo otto anni Fumagalli lascia il Palazzo

L'ex Sindaco governava la città dal 30 novembre del 1997

Dopo quasi otto anni di governo, Fumagalli lascia Palazzo Estense . Venne eletto il 30 novembre del 1997 dopo un primo turno testa a testa con Riccardo Broggini e Ermanno Montoli. Allora la Lega correva da sola con un forte consenso popolare con oltre il 35% degli elettori. Al ballottagio Fumagalli prese tremila voti più del suo concorrente che poi si dimise subito e non entrò mai in Consiglio comunale.
Un sindaco leghista con un monocolore e 24 consiglieri del Carroccio. Succedeva a Raimondo Fassa, primo "borgomastro", come amavano chiamare i leghisti i loro primi sindaci.
Fumagalli, già dirigente scolastico, arrivava a Palazzo Estense dopo un’esperienza come segretario cittadino della Lega e direttamente dalla Presidenza del Molina.
Il primo cittadino si distinse subito per una forte discontinuità con il suo predecessore. Mandò all’aria tutti i progetti più ambiziosi di Fassa. Per tutti basta ricordare il trambus, l’Accademia delle belle arti e la caserma Garibaldi.
Quattro anni e mezzo di Governo con gli ultimi due sulle spine per una serie di defezioni tra i banchi del suo partito. Un problema con cui Fumagalli ha convissuto anche nel suo secondo mandato.
Malgrado le critiche aperte dei consiglieri padani e parole di fuoco da parte dell’esigua pattuglia di Forza Italia il Sindaco arrivò al termine del suo mandato.
La scelta di ricandidarlo, alla testa di tutta la Casa delle libertà è arrivata in extremis perché il clima in casa Lega era già pessimo. Fabio Binelli, allora segretario cittadino del Carroccio espose la bandiera listata a lutto sul balcone della sede storica di piazza garibaldino.
Fumagalli, investito direttamente da Bossi, ha tirato dritto e il 26 maggio è stato rieletto direttamente al primo turno prendendo oltre il 54% dei voti. Ma il suo partito è uscito ridimensionato lasciando sul campo oltre novemila voti dalle passate elezioni. Il Carroccio poteva ancora governare Varese ma non era più il primo partito. E i guai non sono tardati ad arrivare. La conflittualità interna alla coalizione non è tardata ad arrivare e nell’ultimo anno ormai la città era di fatto ferma.
Un sindaco che non lascia grandi segni. La funicolare con mille problemi è l’unica opera significativa. L’amministrazione ha negli anni acquisito diverse proprietà, ma non esiste un piano preciso di come utilizzare le strutture. Sul piano dei servizi le cose non vanno meglio. Sul piano della cultura un vero disastro. Alle prime stagioni gestite da Giuseppe Armocida è succeduto il vuoto assoluto perdendo lo slancio anche in quelle esperienze consolidate come è stata la stagione teatrale, le attività estive e Amor di libro.
Il Sindaco Fumagalli nelle prossime settimane avrebbe inaugurato la nuova piazza Monte Grappa e lo avrebbe fatto spendendo dei gran soldi per fare una mostra sui lavori fatti nei suoi otto anni di Governo.
Un magistrato, ma soprattutto i suoi alleati di governo gli hanno rovinato la festa.
In queste ore sono stati in pochi a rammaricarsi per l’abbandono di Fumagalli. Varesenews, settimane fa, in merito all’assenza di espressioni di solidarietà subito dopo l’avviso di garanzia parlava di un silenzio assordante. Oggi è stato peggio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Ottobre 2005
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