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“Occupatevi tutti del lago, basta partire dalle fogne di casa”

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9 Settembre 2014

Pubblichiamo l’intervento di Stefano Cavallin amministratore unico della Società per la tutela e la salvaguardia delle acque del lago di Varese e lago di Comabbio S.p.A.

stefano cavallin foto Gentile Direttore,
in questi ultimi giorni ho letto lettere ed articoli riguardanti la salute del nostro lago e ho apprezzato la professionalità con cui il suo giornale ha affrontato l’argomento, chiedendo il parere ad esperti che hanno così potuto dare una spiegazione scientifica del fenomeno che si è verificato nelle acque del lago.
Nonostante le succitate spiegazioni, avendo notato come alcuni lettori abbiano comunque fatto riferimento alla gestione del depuratore e del collettore circumlacuale, vorrei provare a fugare i legittimi dubbi creatisi comunicando alcuni dati tecnici/normativi e spiegando il lavoro che la nostra Società ha concretamente svolto in questi ultimi anni.
Innanzitutto, quale Amministratore Unico della “Società per la tutela e la salvaguardia delle acque del lago di Varese e lago di Comabbio S.p.A.” voglio sottolineare che l’impianto di Depurazione intercomunale sito a Gavirate, al quale affluiscono i reflui fognari di tutti gli agglomerati urbani presenti sulle sponde del lago di Varese e del lago di Comabbio, ha una potenzialità di trattamento pari a 110.000 abitanti equivalenti (A.E.) ed un carico attuale effettivo di poco superiore a 90.000 A.E.
Non vi è, quindi, alcun problema di “sottodimensionamento” dell’impianto o sovraccarico nell’alimentazione, tali da giustificare possibili disfunzioni o anomalie di processo come ventilato da qualche lettore.
Occorre poi osservare che le acque depurate dall’impianto di depurazione sono riversate nel fiume Bardello, e da qui nel lago Maggiore, per cui nessuna responsabilità può essere addebitata al malfunzionamento dell’impianto per lo stato di salute del lago di Varese.
Esperti da Voi interpellati hanno giustamente spiegato come il problema che attanaglia in questo periodo il nostro lago sia dovuto principalmente ad un fenomeno naturale e straordinario di proliferazione massiccia e diffusa di alghe, causato dall’eccessiva precipitazione meteorica di questo periodo.
È bene però non sottovalutare altri aspetti e rendere consapevoli i cittadini di altre problematiche che in effetti possono influire, parzialmente, sul grado di salute del lago.
Per quanto riguarda la depurazione dei reflui fognari dei comuni rivieraschi, il problema principale che si verifica nei periodi di precipitazioni intense è dovuto al fatto che purtroppo ancora non è stata portata a termine, da parte dei Privati Cittadini e dei Comuni, la separazione delle acque bianche da quelle nere delle reti di collettamento locali. Di conseguenza, nelle reti fognarie comunali, in questi periodi di elevata piovosità, affluisce un’enorme quantità di acqua pulita o comunque fortemente diluita, tale da riempire totalmente i collettori fognari, creando intasamenti e rigurgiti con l’entrata in funzione degli sfioratori comunali di linea che sono ovviamente autorizzati dall’Ente preposto e monitorati
e manutenuti secondo la normativa vigente.
Purtroppo l’obbligo di separare le acque bianche meteoriche da quelle nere (liquami domestici) è di recente applicazione (P.T.U.A. (Programma di Tutela ed Uso delle Acque) approvato con d.g.r. del 29 marzo 2006 N. 8/2244), per cui l’adeguamento alle nuove prescrizioni degli edifici esistenti a tale data, richiederà un tempo di attuazione non breve e soprattutto impegnativo, per i privati cittadini ed i comuni, sotto il profilo finanziario.
Ad onor del vero devo dire che tutti gli uffici tecnici comunali, sono da tempo molto vigili e rigorosi nel pretendere il rispetto delle regole e le nuove domande di concessione edilizia ricevono l’autorizzazione a costruire solo se nel progetto, tra le altre prescrizioni, è prevista la separazione delle acque di scarico, purtroppo però rimane inalterata la situazione degli edifici esistenti che, se non interessati da interventi di ristrutturazione di una certa importanza, non vengono coinvolti in questo processo di conversione delle reti.
Rimanendo ovviamente come imprescindibile e fondamentale il rispetto della normativa e l’accurata gestione degli impianti da parte nostra, degli Enti e delle imprese costruttrici, ritengo altrettanto importante e decisivo l’avvio di una sensibilizzazione dei cittadini, da parte degli addetti ai lavori e dei media dell’informazione, sull’importanza che riveste la separazione, razionale e controllata, delle acque meteoriche dalle acque nere per assicurare le migliori condizioni di salute e di freschezza al nostro lago.
In questi ultimi anni la Società ha eseguito diversi interventi di manutenzione e migliorie alle installazioni dell’impianto e soprattutto ha portato a termine indagini e verifiche sullo stato di funzionamento dei collettori circumlacuali, anche con videoispezioni e interventi operativi nei punti che presentavano delle criticità.
Inoltre, nel corso dell’anno 2013 abbiamo realizzato il nuovo Laboratorio Chimico – Biologico a servizio del depuratore di Gavirate dove dei tecnici qualificati analizzano e monitorano costantemente il ciclo di depurazione e l’emissione delle acque depurate nel fiume Bardello.
Altri lavori molto importanti sono programmati per i prossimi mesi e sono previste campagne di monitoraggio, in particolare in quelle sezioni dove si sospetta la presenza di allacciamenti abusivi o di infiltrazioni di qualche roggia.
Sono inoltre allo studio investimenti importanti dal punto di vista finanziario, in particolare la ristrutturazione della Linea 1 del depuratore di Gavirate (la prima entrata in funzione), ricorrendo anche a soluzioni tecnologiche avanzate. Ciò permetterà di conseguire, unitamente ad un miglioramento della già buona qualità dell’effluente finale trattato,
significativi risparmi sui costi di esercizio, con particolare riguardo ai consumi di energia
elettrica.
Ovviamente, facendo capo la nostra Società ai Comuni rivieraschi ed alla Provincia, i costi degli investimenti, della gestione e delle manutenzioni degli impianti ricade sugli enti, e di conseguenza sui cittadini, perciò ogni impegno di spesa viene valutato e ponderato molto attentamente.

L’AMMINISTRATORE UNICO
Società per la tutela e la salvaguardia delle acque del lago di Varese e lago di Comabbio S.p.A.
Stefano Cavallin

Stefano Cavallin

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