Italy in a Day nelle sale: «Essere scelti da Salvatores è un’emozione»

Domani sera, al Multisala Impero di Varese, alle 20, la proiezione dell'ultimo film di Salvatores creato con i video mandati dai cittadini di tutta Italia. Ecco il racconto di chi ha partecipato a questo esperimento

L’italia raccontata dagli italiani. Gabriele Salvatores torna nelle sale cinematografiche domani, martedì 23 settembre, con "Italy in a Day", una pellicola unica nel suo genere e composta dai video mandati dai cittadini (a Varese, al Multisala Impero, alle 20).
Il 26 ottobre del 2013 infatti, il regista ha chiesto agli italiani di mandargli un filmato capace di raccontare desideri, sogni, paure, riflessioni o qualsiasi cosa ritenessero importante nella loro vita. In quelle 24 ore sono arrivati 44.197 video e dai 632 selezionati ne è nata una pellicola unica nel suo genere. Il risultato infatti, è un film di 75 minuti capace di raccontare, nel bene e nel male, il nostro Paese. Un film di cui avrete già sentito parlare per i buoni riscontri al Film Festival di Venezia ma anche perchè la colonna sonora è stata composta dai Deproducers, il quartetto di musicisti di cui è parte anche il comeriese Vittorio Cosma. 

Tra i tantissimi protagonisti di questo film abbiamo contattato quelli geograficamente più vicini a noi. Ileana Candiani di Busto Arsizio, 37 anni racconta: «Da sempre lavoro con la telecamera. Ho deciso di mandare il video per caso; l’invito al progetto di Salvatores mi compariva ogni volta che accendevo la tv e ho cominciato a credere che capitasse per un motivo. Mi sono incuriosita e così mi sono detta, perche’ no? Mi piace il cinema e trovo le storie di Salvatores cariche di suggestione». Il video di Ileana racconta il suo stato d’animo di quel giorno, legato ad un periodo particolare della sua vita, «la bellezza delle persone che amo, e la paura di essere osservati. Sono solo immagini, non ci sono discorsi o dialoghi. Confesso di aver aspettato a lungo una mail che mi dicesse che il mio contributo era piaciuto, ma niente!Poi come spesso capita nella vita, quando meno te lo aspetti, le cose succedono! Sono molto curiosa di vedere il film, orgogliosa e felice di far parte di questo "social movie" che sicuramente fara’ la storia del cinema».

Un altro selezionato da Salvatores è Ciro Benvenuti, 49 anni, di Rescaldina. «Ho mandato diversi filmati, non so quali siano stati scelti – spiega -. Uno racconta il sabato sera dei miei due figli, di quando si preparano per vedere un film. Altri filmati sono relativi ai miei genitori ripresi in un momento particolare, all’ospedale, quando ho portato mio papà a trovare mia mamma dopo che si è rotta il femore».
La prima proiezione del film, in tutta Italia, è per domani e anche i diretti interessati non hanno ancora visto come il regista ha assemblato i video ricevuti. «L’ho fatto – continua Ciro – perchè mi sembrava una regalo alle persone a cui voglio bene. Mi è sembrata l’occasione per cristallizzare anche solo una piccola parte del loro tempo in un film».
La sorpresa di essere stati scelti per un’operazione cinematografica di questo tipo è tanta: «Francamente lo speravo, non per me ma per i soggetti dei video. I miei figli lo hanno reputato interessante e si sono entusiasmati preparando i video. Un entusiasmo già di per sè divertente. I miei genitori sono molto anziani (89 e 86 anni) e ho pensato fosse un bel ricordo da lasciare ai nipoti quando non ci saranno più. Forse, per molti, saranno dei momenti insignificanti ma per me, pensare che queste immagini potranno restare nella storia è molto emozionante. Così come pensare alle persone che le rivedranno quando gli "attori" non ci saranno più».

Il film di Gabriele Salvatores è un vero e proprio viaggio sul nostro pianeta, una serie di momenti, di vite che si intrecciano per regalare semplici ma forti emozioni a chi le guarda. «Penso che partecipare a questo film è una stata una cosa unica, che non capiterà più» spiega invece Valentina Cecchi. Ventinove anni, vive sul Lago D’Orta e il suo video racconta il lancio con il paracadute da un aereo. «Penso che il mio video è stato scelto per il senso di libertà che regala. Quella libertà che solo volare può regalare». Assistente di volo nella vita, ha deciso di mandare il suo video quasi per caso: «All’inizio non avevo capito bene di cosa si trattava, poi ho deciso di farlo e ho mandato questo video. Penso che la forza di questo film sarà quella di raccontare la vita quotidiana di tutti noi». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Settembre 2014
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