“Il nostro giornale sta andando meglio del previsto”

Il direttore della Provincia, Michele Brambilla, a un mese dall'uscita del nuovo quotidiano, traccia un primo bilancio

Saranno i nomi delle famiglie storiche del Varesotto a fornire la prima occasione di regalo ai lettori della Provincia. Dal sei novembre per sei settimane usciranno 24 fascicoli che comporranno una sorta di piccola enciclopedia di storia locale.
«Non abbiamo voluto un regalo qualsiasi, – afferma Michele Brambilla, – ma qualcosa che si rifaccia al nostro territorio».
A un mese dalla sua uscita nel quartier generale del neonato quotidiano si può fare un primo brindisi.
Direttore Brambilla come è andata con Varese?
«Bene. Siamo stati accolti molto bene e siamo partiti meglio di quanto sperassimo. I cittadini, gli addetti ai lavori, i politici, il mondo economico ha subito risposto. Non era affatto scontato perché su questo territorio esiste un quotidiano storico e a questo si aggiunge Il corriere della sera che è molto forte».

È soddisfatto del lavoro fatto fin qui?
«Ho trovato una redazione straordinaria. Un entusiasmo e una carica incredibile. Il giusto clima per un piccolo gruppo come il nostro visto che la redazione ha solo dieci giornalisti oltre a tanti collaboratori. Certamente il giornale deve migliorare tanto, siamo ancora in rodaggio, ma stiamo lavorando bene. Abbiamo bisogno di radicarci di più sul territorio, ma è solo una questione di tempo. Vogliamo fare un giornale giovane, vivace. Insomma lavoriamo per fare tanti passi avanti».

Perché dopo poco un mese dalla vostra uscita avete già previsto un gadget per i lettori?
«Non è un gadget, ma un vero regalo. Come dicevo però diverso dai soliti. È una chiara dimostrazione della nostra attenzione al territorio. Aver scelto di pubblicare dei fascicoli, che si rilegheranno in una vera opera sulla storia dei cognomi della nostra provincia è una scelta culturale precisa».

In questo mese c’è qualcosa che vi ha dato fastidio?
«I pregiudizi di alcuni politici che, malgrado le nostre affermazioni, continuano a pensare che la nostra è un’operazione politica. La nostra testata esiste da tanto tempo e non siamo venuti a Varese a tirare la volata a nessuno. Ha ragione Claudio Del Frate quando su Varesenews afferma che c’è sempre qualcuno che non crede sia possibile fare un giornale solo per il gusto e la passione di fare un giornale, senza seconde ragioni».

E come si fa a far cadere questi ed eventuali altri pregiudizi?
«Con il lavoro e il tempo. Questo dimostrerà chi ha ragione. Per noi vendere più o meno copie, raccogliere più o meno pubblicità è importante. E siamo contenti che le cose vadano molto meglio delle nostre previsioni. Voglio però chiarire che La Provincia ha fatto un piano preciso per cinque anni. Non ci siamo lanciati in un’operazione del tipo "vediamo come va". Varese ha visto fin troppi fallimenti editoriali. Noi tireremo le somme tra cinque anni».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Novembre 2005
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