E’ morto Adelmo Lorenzini, storico gestore del Bologna

Aveva 85 anni ma gli affezionati clienti del Bologna, uno dei ristoranti più famosi e amati di Varese, l’hanno visto al banco fino a pochi giorni fa. Adelmo Lorenzini è morto ieri sera 10 novembre intorno alle 22, per le complicanze di un malessere “invernale” che sembrava non particolarmente grave ma che deve avere avuto la meglio, evidentemente, su un fisico che ormai sentiva il peso dell’età e dei dolori.

Adelmo, emiliano di Monghidoro, è arrivato a Varese con la moglie Fernanda più di 50 anni fa, rilevando quello che allora era l’albergo Russo e che poi grazie a loro è diventato “Il Bologna” ristorante e albergo frequentatissimi da tutta la città, da sempre collocato proprio all’inizio del centro storico, in via Broggi.

Alpino a Tarvisio in tempo di guerra, Adelmo ha patito anche il campo di concentramento in Germania: una brutta storia di cui non amava parlare se non ai più prossimi, visto che era tornato da quell’esperienza pesando meno di 40 chili. Ma della sua esperienza di alpino, Adelmo invece ne andava fiero come del suo cappello: questo  secondo le testimonianze dei suoi clienti, uniti a lui e alla famiglia da un legame che da sempre ha mescolato cucina e convivialità, con uno stile raccolto anche dal figlio Cesare, ora presidente di Confesercenti Varese,  che ha preso il timone del ristorante e l’ha reso un punto chiave della vita pubblica varesina.Per Cesare Lorenzini questa è la seconda grave perdita in poco tempo: poco più di un anno fa aveva infatti perso la madre.

«La sua caratteristica più grande? Era il re della trippa – ha chiesto di ricordare un frequentatore del locale da decine di anni  – E ai clienti mancherà, la trippa dell’Adelmo: si svegliava alle sei e mezzo per metterla sul fuoco, ed era impareggiabile».  E mancherà anche quella sua presenza costante nel ristorante, che l’ha reso punto fermo della seconda parte del novecento varesino.