«I suoi amici le hanno fatto da scudo»

Permangono gravi le condizioni della ragazza coinvolta nell'incidente di domenica. In rianimazione genitori, fratello e parenti seguono l'evolversi della situazione

«Un metro e cinquanta di creatività e determinazione».
Erika giace in un letto della rianimazione dell’ospedale di Circolo. Le sue condizioni sono sempre gravi ma qualche segnale di speranza si è acceso con le prime luci dell’alba: la notte è stata superata senza la temuta evoluzione negativa anzi, l’emorragia si è arrestata.
«Era un gruppo molto unito – ricorda la mamma, una signora minuta, capelli tirati dietro le orecchie con in mano un tè ormai freddo – Si conoscevanno sin dalle medie e ogni minuto libero lo passavano insieme. Condividevano la passione per la musica, per i dvd e per il cinema. Mi dicevano sempre: non si preoccupi proteggiamo noi il suo pulcino.  E così è successo, hanno fatto da scudo con i loro corpi. Mi dispiace moltissimo per quei ragazzi, per Andrea, ormai uno di casa….».

I ragazzi erano insieme, ieri, come sempre. Ma c’è qualcosa che non torna: «Erika ha mandato un messaggino al suo papà dicendo che era in programma un cinema e non sarebbe rietrata per cena. Ma, a me, aveva detto al telefono che stava rientrando. Chissà cos’è successo, che cosa è intervenuto e come mai sono saliti sull’auto guidata da quel ragazzo più grande di loro….».

«Erika è una ragazza molto bella: ha compiuto 18 anni lo scorso 22 ottobre. Ormai, maggiorenne, si sente grande e mal digerisce le regole e gli orari. Un’insofferenza normale, per la sua età. Il nostro rapporto è sempre stato molto stretto, da amiche e confidenti, ma la sua caparbietà la rende volitiva, decisa. Sin da piccola ha avuto le idee ben chiare. Da grande vuole fare l’anatomopatologo e ora studia la sera mentre di giorno è assistente alla poltrona di un dentista a Gazzada».

Il sole batte sulla porta finestra della rianimazione. Mamma e papà attendono di poter entrare e guardare il loro "pulcino": dovrà essere operata, la strada è lunga. Loro non si fanno illusioni, ma sanno che in questo momento c’è chi sta peggio…..

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Novembre 2005
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