“Mi hanno avvisata solo dopo quattro ore”

Marco Panarese, il giovane che guidava la Peugeot 206 schiantatasi sulla provinciale di Lozza, è gravissimo all'Ospedale di Legnano. Parla la madre

C’è tutto il dolore di una madre nelle parole di Annunziata, la mamma di Marco Panarese, il giovane che guidava la Peugeot 206 schiantatasi a 170 all’ora sulla provinciale di Lozza, e che ora è in un letto di rianimazione dell’Ospedale di Legnano in condizioni gravissime. Trent’anni, residente a Brunello, Marco era attualmente disoccupato e in cerca di un nuovo lavoro: giusto una settimana fa aveva lasciato il suo precedente impiego da idraulico. Tra gli amici che viaggiavano con Marco, la signora dichiara di aver conosciuto soltanto il 24enne Mirko Porcu («era venuto qualche volta a casa nostra, lo ricordo»), morto sul colpo insieme ad Andrea Imperiale, 18 anni, e Agostino Caristo, 19. Vite spezzate troppo presto, sacrificate all’idolo insaziabile dell’automobile e della velocità.

«Mi hanno avvisata di quello che era successo solo alle 22, quattro ore dopo l’incidente, e neppure sapevano dirmi dove l’avevano portato» dice la signora Annunziata, in lacrime di fronte alla porta chiusa oltre la quale suo figlio lotta per sopravvivere. Accanto a lei, vedova, la sorella e uno degli zii di Marco. «Mio figlio aveva i documenti con sè, dovevano avvisarmi prima. Un genitore quanto deve aspettare per essere informato?». I medici ora stanno tentando di salvare Marco, di far fronte alle gravi lesioni interne riportate nel violentissimo scontro: dalla rianimazione si preferisce mantenere il riserbo più assoluto sulle sue condizioni, informandone solo i familiari più stretti. Intorno, il drammatico fervore di attività di un pronto soccorso: l’efficienza e la professionalità di medici e infermieri, le lacrime dei parenti, l’angoscia divorante, l’attesa che non sembra aver mai fine.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Novembre 2005
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