Coop: Cent’anni nel cuore di Malnate

«1905 – 2005, Cento anni nel cuore del Paese». E’ il titolo significativo di un convegno, in calendario per il giorno 25 di Novembre con inizio alle ore 20,45 nella sala consiliare di Malnate, organizzato dal comitato Soci della Coop di Malnate per ricordare e rievocare un secolo di cooperazione in Paese.

Il programma della serata prevede, dopo i saluti del Sindaco, un excursus del Prof. Robertino Ghiringhelli sulla fase storica ed economico in cui la Cooperativa di Malnate venne fondata, la presentazione della tesi di laurea di Anna Missaglia, dedicata per l’appunto alla vicenda della cooperazione nel Paese, la lettura da parte dell’Assessore alla cultura Ampollini di alcuni brani significativi tratti dai libri verbali della Cooperativa, una riflessione a due voci – Fulvio Bella di Coop Lombardia e Rocco Cordì, Presidente della Lega Coop di Varese – sulla cooperazione soggetto economico e sociale del terzo millennio per concludersi con la consegna di un riconoscimento agli ultimi Presidenti della Cooperativa di Malnate.
Un soggetto giuridico che ad oggi non esiste più come entità economica avendo deciso, nei primi anni 90, di conferire il suo patrimonio storico ed immobiliare in Coop Lombardia.

«Si è trattato di una scelta dolorosa – ricorda Giovanni De Carli, ultimo Presidente prima della fusione – ma compiuta con la serena consapevolezza di chi intende comunque assicurare un futuro ad un passato glorioso».
Futuro che oggi è rappresentato dal negozio di Coop Lombardia, attivo nella cittadina da oltre sette anni e che può annoverare oltre tremila Soci.

«E’ questa la nuova frontiera della cooperazione – afferma Maria Croci, attivissima Presidente del Comitato Soci –  esaurita una funzione storica che il convegno di Venerdì rievocherà per mettere in risalto l’importanza sociale e politica che la Cooperativa di Malnate ha avuto per oltre novant’anni, oggi il testimone è stato raccolto dal sistema delle Coop, un modo di essere soggetto economico che non intende uniformarsi alle regole di un business senza radici e senz’anima ma che riconosce ancora nei principi dell’etica, della solidarietà e dei diritti, in primo luogo quelli dei consumatori, i suoi elementi distintivi».