Per frenare la Sars il mondo bussa a Vedano

La Tecnimed è l'unica azienda al mondo a produrre il termometro a distanza: lo strumento permette di misurare la temperatura corporea in pochi secondi. Dall'Asia migliaia si ordini in pochi giorni

Tecnimed, apparecchiature elettroniche ed elettromedicali. È il nome dell’unica azienda al mondo che produce il "Termophocus", il termometro che misura la temperatura corporea senza nessun contatto con la pelle. Invenzione che potrebbe rivoluzionare la lotta contro il contagio della polmonite atipica, la malattia che sta seminando il panico in tutto il mondo. 
L’azienda di Vedano Olona, in questi giorni, è letteralmente sommersa di ordini da parte delle nazioni asiatiche, dalla Cina a Taiwan.
Francesco Bellifemine, titolare dell’azienda e del brevetto del Termophocus, non ha dubbi: «questo strumento può velocizzare i controlli in maniera esponenziale e inoltre non vi è nessun contatto corporeo con i potenziali ammalati». 
La Tecnimed è nata nel ’76 come terzista nel settore elettrico. Da una decina di anni si occupa anche di produzione di prodotti farmaceutici di proprio brevetto come lo "Zanza click" contro le punture di insetto (molto venduto in tutta Europa), fino ad arrivare Termophocus, il cui primo brevetto risale al 1996. «Lo scorso novembre abbiamo partecipato a Dusseldorf a "Medica", la più importante fiera del settore farmaceutico – spiega Bellifemine, 48 anni, residente a Varese – Il successo del termometro a distanza è stato enorme e subito sono arrivati ordini da tutta Europa, dalla Gran Bretagna alla Grecia. Fino ad arrivare alla produzione giornaliera di 500 pezzi».

E poi cosa è successo?
«Durante i giorni in cui si sono verificati i primi casi di Sars ero proprio in Corea. Là non se ne sentiva parlare, ma appena sono tornato, già all’aeroporto ho visto che erano stati rafforzati i controlli sanitari. Nei giorni poco prima di Pasqua, poi, ho visto che misuravano la temperatura alle persone mettendo in termometro in bocca. Non potevo crederci: era un modo più che sicuro di trasmettere la malattia. Allora ho subito avvisato per e-mail i diversi distributori in giro per il mondo, dicendo loro di far conoscere il nostro prodotto in tutti gli aeroporti, nelle scuole e ai governi».

Adesso siete sommersi di ordini…
«Cina, Corea, Taiwan, e molte altre. Lunedì scorso sono arrivate le prime conferme. Siamo letteralmente sommersi di ordini. Quando siamo partiti con una produzione massiccia avevamo già previsto di arrivare entro luglio a mille pezzi al giorno».

Riuscirete a stare al passo con le ordinazioni?
«Il problema non è la produzione, ma la fornitura dei componenti. Ci vogliono tre mesi per far arrivare lo speciale processore, cuore del termometro. Per il resto abbiamo già programmato l’acquisto di nuovi macchinari e dovremo presto assumere nuovo personale».

Se qualche grossa azienda si fa avanti per acquistare il brevetto?
«Non intendo assolutamente vendere il brevetto del Termophocus. Per questo brevetto abbiamo investito molti soldi, abbiamo fatto una scelta molto coraggiosa in passato. Quando poi ci siamo trovati in difficoltà, anche economiche, ci siamo rivolti alle grandi case, ma ci hanno trattato dall’alto al basso. Al di là della Sars, ora va bene e il prodotto è nostro. La polmonite atipica, in un certo senso, ci ha rovinato i piani dal punto di vista commerciale perché adesso ci dobbiamo dedicare esclusivamente alla produzione del termometro, ma ora è anche un dovere dal punto di vista umano».

Ha scritto anche al Ministro della Sanità?
«Sì, ma fino ad oggi non abbiamo ancora avuto nessuna risposta. Probabilmente questa sera sarò in diretta telefonica con il programma televisivo "Porta a Porta" e probabilmente ci sarà anche Sirchia. Vedremo».

Come funziona il termometro?
«È semplicissimo. Misura la temperatura di qualsiasi corpo che emana un calore compreso tra 1 e 55 gradi centigradi. Basta avvicinarlo al corpo e quando la luce dei due led luminosi rossi converge in un unico pallino sulla superficie da misurare, bisogna schiacciare un pulsante e immediatamente viene data la temperatura del corpo. Temperatura elaborata da un processore che analizza le radiazioni a infrarossi. Il tutto funziona con 4 batterie stilo che hanno una durata di circa 10 mila misurazioni».

Prezzo?
«Al pubblico 89 euro, venduto nelle farmacie. Il vero vantaggio è adesso: ad esempio negli aeroporti abbiamo calcolato che si possono fare almeno 15 misurazioni ogni minuto. L’ideale sarebbe che se ne dotassero anche le compagnie aeree e che le misurazioni venissero effettuate sia alla partenza che all’arrivo. questo ridurrebbe di molto il rischio di propagazione del contagio».


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Pubblicato il 29 Aprile 2003
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