Il polittico del Tatti torna a casa a Sant’Imerio
In occasione della festa del Santo verrà esposta una riproduzione fotografica a grandezza naturale della pala d'altare oggi conservata presso al Castello Sforzesco
Dalla parrocchia di Bosto di Varese al Castello Sforzesco di Milano, passando per il Cile e Londra. È questo l’incredibile viaggio del prezioso polittico di Francesco Tatti che nel 1500 decorava l’abside della piccola chiesa alla castellanza di Bosto. Dopo non poche vicissitudini oggi arricchisce la prestigiosa pinacoteca civica milanese. La grande pala d’altare fu commissionata dalla comunità di Bosto nel 1519 al pittore Francesco De’Tatti per coprire gli affreschi dell’abside, ancora visibili, che non piacevano più. Oltre un secolo e mezzo fa scomparve misteriosamente dalla piccola chiesa di S. Imerio e dopo la vendita nel 1858 ad un rigattiere di Milano finì a Las Condes in Cile. Dall’America Latina arrivò a Londra dove fu venduto nel corso di due aste di gallerie private. Negli anni settanta del Novecento un collezionista milanese lo acquistò donandolo alla Pinacoteca del Castello Sforzesco. Nonostante la sua lunga peregrinazione in giro per il mondo la pala d’altare, composta da cinque quadri e una predella, non è stata smembrata ed ancora oggi si può godere di una chiara visione d’insieme. Solo la ricca cornice dorata che teneva unito il tutto è andata perduta. Dopo quasi due secoli tornerà "virtualmente" nella sua sede originaria domenica prossima in occasione della festa dedicata al Santo. Don Pietro Giola parroco di Bosto, insegnate di storia dell’arte ed appassionato di storia artistica, ha chiesto ed ottenuto dal museo milanese di fotografare il dipinto a grandezza naturale e esporre la riproduzione in chiesa. «Un modo per rilanciare – spiega Don Pietro – la devozione verso questo santo, pregato troppo poco dai fedeli. In occasione della festa di S. Imerio verranno celebrate presso la chiesetta la Santa Messa delle 18.30 di sabato, quella delle 9.00 e 18.00 di domenica e i Vesperi Solenni delle 15.30. Si realizzerà anche un gemellaggio con la Chiesa di Ganna dedicata a San Gemolo, il santo legato ad Imerio». La leggenda infatti tramanda che Imerio e Gemolo furono assaliti e feriti a morte nella Valganna intorno al 900 mentre accompagnavano un Vescovo a Roma. Il programma |
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