Meteo: i dodici mesi più asciutti degli ultimi quarant’anni
Il clima del 2005 raccontato nel bilancio metereologico del Centro Geofisico Prealpino
Ha strappato il primato di siccità al lontano1973 e si è chiuso aggiudicandosi il titolo di periodo più asciutto degli ultimi quarant’anni. Quel 2005 che sembrava essere trascorso senza memorabili particolarità climatiche si è invece rivelato un’eccezione da record: pochissima pioggia, 971 litri contro i 1500 mediamente attesi. A parte la piccola parentesi estiva del mese di agosto infatti il livello delle precipitazioni non ha mai superato la media degli anni passati. E la tendenza non sembra invertire rotta: il Lago Maggiore ha iniziato il 2006 toccando i livelli più bassi degli ultimi sessant’anni.
Lo si può scoprire osservando i dati elaborati a fine anno dal Centro Geofisico Prealpino fondato e diretto dal professor Salvatore Furia. La siccità del 2005, si legge nel bilancio meteorologico dell’osservatorio, si inquadra in una “curiosa alternanza di anni asciutti e piovosi che è iniziata nel 1996 ma non si hanno argomenti per affermare che questa oscillazione statistica proseguirà riportando piogge abbondanti nel 2006”.
Valori in crescita hanno riguardato inoltre le temperature: continua il riscaldamento globale del pianeta e, secondo l’Organizzazione Mondiale di Meteorologia, che raccoglie sistematicamente i dati mondiali di temperatura dal 1861, il 2005 dovrebbe essere classificato al secondo posto degli anni più caldi dopo il 1998, superando 2002 e 2003.
Ma questo aumento di temperature ha preso forme diverse da regione a regione: è il caso di Varese dove il termometro non ha superato il caldo record di qualche anno fa – 14,1° del 2003 – e si è fermato a 12,7°, poco al di sopra della media dei periodi precedenti. Anche i picchi estremi – i 33,5° del 28 di giugno – si sono mantenuti nella norma e ben al di sotto dei 36 gradi della torrida estate 2003. Nei "giorni della merla", come vuole la tradizione, la colonnina di mercurio è caduta di otto gradi sotto lo zero – il 29 gennaio – per poi lasciare lo spazio alle nevicate – 52 centimetri il quantitativo totale – che si sono concentrate soprattutto nel mese di febbraio.
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