“No all’abbandono dei rifiuti ingombranti nei boschi”

La raccolta domiciliare dei rifiuti ingombranti alla base delle osservazioni del primo cittadino Pietro Paglia

In una lettera inviata agli amministratori della Comunità Montana della Valcuvia e ai sindaci della Valle, Pietro Paglia, primo cittadino di Cuveglio, ha espresso nei giorni scorsi preoccupazione per il funzionamento del nuovo servizio di raccolta rifiuti ingombranti gestito dall’Ente montano.

Si tratta di una serie di cambiamenti proposti dalla Comunità Montana a partire dal primo gennaio scorso e accettati da alcuni comuni parte della convenzione; oltre all’introduzione della raccolta differenziata sono stati apportati alcuni cambiamenti anche per ciò che concerne la questione dei cosiddetti "ingombranti".

Mentre l’anno scorso era possibile per i privati conferire autonomamente mobili, elettrodomestici e tutta la gamma di rifiuti ingombranti presso il centro di raccolta di Cuvio/Cuveglio in località Cavona, in seguito all’introduzione della nuova convenzione la raccolta degli ingombranti avviene su prenotazione telefonica, a domicilio dei cittadini che quindi non potranno più conferirli autonomamente in discarica.

Da qui le preoccupazioni di Pietro Paglia il quale comunica che "la chiusura ai privati della piazzola per la raccolta differenziata di Cuvio/Cuveglio ha provocato un insostenibile aumento della presenza di rifiuti ingombranti abbandonati nei boschi e lungo le strade poco frequentate. Certamente la chiusura totale della piazzola ai privati e la raccolta dei rifiuti ingombranti da parte della ditta incaricata dalla Comunità Montana ed il conferimento dei privati stessi previo appuntamento con chiamata telefonica con la raccolta nei giorni stabiliti, non si dimostra un provvedimento efficace non rispondendo alla domanda degli utenti: gli interventi rinviati nel tempo danno il risultato che tutti possono constatare".

A corredo delle osservazioni fatte dal sindaco di Cuveglio, è stata inviata all’Ente montano una documentazione fotografica che individuerebbe i punti precisi in cui i rifiuti vengono scaricati.

"Non si tratta – afferma Paglia (nel gruppo di minoranza in Comunità Montana) – di una polemica, ne tantomeno di un’accusa nei confronti della Comunità Montana. I primi responsabili di ciò che avviene nei nostri boschi sono i cittadini che incivilmente abbandonano i rifiuti. Tuttavia se l’aumento di questi fenomeni coincide con la chiusura della discarica, allora vuol dire che nel servizio c’è qualcosa da rivedere e da migliorare".

In seguito all’introduzione della raccolta differenziata la Comunità Montana della Valcuvia ha diffuso numerose informative rivolte ai cittadini per segnalare anche il funzionamento del nuovo servizio di raccolta domiciliare degli ingombranti. Il numero telefonico a cui rivolgersi è 0332-650792.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Marzo 2001
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