Ventuno scout intossicati finiscono all’ospedale
Il gruppo proveniente da Trobaso (Verbania) si trovava nella colonia estiva dell'Alpe del Cuvignone. La causa dell'intossicazione potrebbe essere del cibo
Ventuno scout di Verbania sono finiti in ospedale per una sospetta intossicazione alimentare. Il gruppo di giovanissimi da sabato si trovava nella colonia estiva del Cai di Besozzo che si trova all’Alpe del Cuvignone una frazione del comune di Castelveccana. A partire dalle due di notte i ragazzi hanno cominciato a sentirsi male e da lì sono iniziati i primi ricoveri. Il bilancio della disavventura notturna, che coincideva con uno degli ultimi giorni del campo, è appunto di ventuno ricoverati. Dodici si trovano all’ospedale di Cittiglio, quattro a Tradate e cinque al del Ponte di Varese. I pazienti sono stati posti sotto osservazione e sono in buone condizioni. Agli altri ventuno il pronto soccorso di Verbania si è rifiutato di prestare le visite precauzionali perchè i casi non sono stati ritenuti delle emergenze.
Febbre alta, nausea e dissenteria. Sono questi i sintomi che hanno cominciato ad avvertire nella notte alcuni ragazzi di età compresa fra gli undici e dieci anni e i responsabili del gruppo scout Verbania 1 di Trobaso. Così sono iniziate le prime chiamate ai mezzi del 118, che durante la notte hanno continuato a trasportare gli scout e i loro capigruppo all’ospedale per i controlli e le cure necessarie. Alle sette di mattina il gruppo in pronto soccorso era arrivato a contare dodici intossicati. Mentre alla fine della mattinata erano ventuno. Gli altri (il gruppo era composto da quarantadue fra scout e guide) non hanno avvertito sintomi e sono rimasti al campo ad attendere i genitori per ritornare a casa. L’ospedale di Verbania, nonostante la richiesta del 118 di Varese, ha infatti rifiutato di prestare visite di controllo per accertamenti presso il loro pronto soccorso.
Si sospetta che a causare i malesseri siano stati le scorte alimentari consumate nella cena della scorsa sera e acquistate dal gruppo in alcuni negozi di Laveno Mombello. È possibile ipotizzare che i prodotti siano stati mal conservati e il caldo di questi giorni abbia contribuito al loro deterioramento. Ma a chiarire la dinamica dell’accaduto saranno i prelievi sui residui di cibo e acqua raccolti e analizzati all’ospedale di Cittiglio. I carabinieri, che stanno conducendo l’inchiesta, hanno posto sottosequestro la cucina della colonia e requisito il cibo. Del fatto è stato informato il magistrato di turno Francesco Paganini.
Secondo quanto riferito dal custode della colonia Agostino Gardoni, i responsabili del campo scout hanno assicurato di non avere bevuto l’acqua della colonia, utilizzabile solo per i servizi igienici. Da qualche mese infatti l’Alpe del Cuvignone è in emergenza idrica e ad occuparsi dell’approvigionamento per i servizi è stata la protezione civile di Castelveccana. Per la cucina gli scout hanno provveduto a recuperare taniche di acqua potabile.
L’ipotesi più probabile resta quindi quella di avere consumato cibi avariati. La conferma arriverà dalle analisi disposte dalle analisi dell’Asl e condotte dai distretti di Luino e Laveno.
I giovani, come si diceva, arrivano da Trobaso, comune in provincia di Verbania. Alla colonia del Cai erano arrivati sabato scorso e dovevano ripartire domani.
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