Maffioli, un ragazzo della via Gluck che stravede per Carretto

Ex sindaco di un piccolo comune, Casale Litta, il senatore Udc tenta il secondo mandato al Senato

Alle 10 erano già troppi i caffè bevuti dal senatore Graziano Maffioli, che nel vivo della campagna elettorale cerca la riconferma al Senato; una breve visita alla redazione di Varesenews per un’intervista, alcune foto e poi di corsa per cercare di massimizzare i pochi giorni che ci separano dal voto. E’ il numero tre nelle liste per il Senato in Lombardia con l’Udc.
Ma non è la prima campagna alle politiche per Maffioli, classe 1952, assicuratore, sposato e padre di tre figli, che ha iniziato la sua attività nel 1975.
«Allora scelsi la Dc, cominciai con l’attività politica nella pubblica amministrazione del “mio” comune, Casale Litta (dove vive nda), e nei comitati istituzionali locali, per poi vincere le elezioni e diventare sindaco nel 1990. Da qui sono stato alla guida del coordimanento del distretto Asl. Sono stato consigliere provinciale dal 1997 al 2002, nelle fila del CCD». Il salto in Parlamento avviene nel 2001. Maffioli viene eletto senatore e, tra le altre attività, partecipa alla Commissione affari istituzionali, dove è capogruppo per l’Udc, partecipa al Comitato Parlamentare Schengen-Europol e alla Commissione Parlamentare Antimafia (di cui ha fatto parte anche un altro varesino, il senatore del Carroccio Luigi Perruzzotti).
Senatore cosa ha fatto per il nostro territorio negli ultimi 5 anni?
«Ho cercato di aiutare i comuni e garantire infrastrutture e opere pubbliche. Durante l’approvazione delle Leggi Finanziarie ho lavorato per l’assegnazione di fondi per lo svincolo di Mornago, per la diga di Gurone, per la Pedemontana. Ho spinto per attuare modifiche per la semplificazione amministrativa e la realizzazione del Testo unico sulle amministrazioni locali. Inoltre grazie al mio interessamento è stato approvato un emendamento per risolvere la questione dei canoni che le centrali Enel devono ai comuni. Sono stato relatore per la legge sugli oratori».
Quali sono le priorità che riguardano Varese e su cui lavorerà nei prossimi cinque anni?
«Vedo un territorio che ha molto bisogno di infrastrutture. Ma con un obiettivo preciso: favorire la viabilità ferroviaria che è anche l’antidoto per respirare meglio. La provincia ha bisogno di un sistema di metropolitane leggere che possa collegare non solo la Svizzera a Milano, ma che riesca ad evitare ingorghi sull’autostrada e linee ferroviarie sovraffollate. La vera necessità della provincia, comunque, è di avere una squadra di politici che da Roma lavorino per il territorio, al di là di appartenenze politiche».
Senatore, anche se questa campagna elettorale riserva poco spazio alle figure dei candidati, fagocitate dal sistema proporzionale che sottrae la tenzone politica tipica del sistema elettorale maggioritario, resta da far comprendere agli elettori le diverse posizioni dei candidati rispetto a temi di stretta attualità.
Quindi, lei crede in dio?
«Sono credente e praticante»
E’ cattolico?
«Si»
Qual è l’ultima volta che è andato a messa?
«Domenica scorsa»
E quand’è stata l’ultima volta che si è confessato?
«Un mese fa»
Lei conosce degli islamici?
«Si, ma non ho rapporti frequenti»
Dove sono le moschee in provincia di Varese?
«So che ce n’è una a Gallarate e una a Varese»
Lei ha amici extracomunitari?
«Si»
Accetterebbe un genero o una nuora extracomunitari?
«Perché no»
Se sua moglie la tradisse salverebbe la famiglia o sceglierebbe il divorzio?
«Guardi, per me la famiglia è sacra, ma…non so quali potrebbero essere le reazioni del momento»
Gli omosessuali sono la rovina delle famiglie?
«Gli omosessuali sono da rispettare come persone ma non condivido e non capisco la loro scelta»
Ha amici omosessuali?
«No, non penso»
Frequenta persone omosessuali?
«Non lo so (ride) non credo»
Se suo figlio fosse gay crede avrebbe il coraggio di dirglielo?
«Per i rapporti che ho coi miei figli potrebbe darsi»
Si mai fatto uno spinello?
«No, sono sempre stato terrorizzato dalle droghe»
Ventritrè spinelli sono pochi o troppi?
«Troppi, dal momento che non dovrebbe essercene nessuno»
L’alcol è una droga?
«Si»
Il tabacco è una droga?
«Si»
Bacco, tabacco e Venere: a cosa potrebbe rinunciare?
«A nessuno dei tre»
Cosa fa per tirarsi su?
«Una bella camminata in montagna»
Qual è il libro che le ha cambiato la vita?
«Mi aveva colpito moltissimo “Il dio che viene” di Carlo Carretto»
E la canzone?
«Il Ragazzo della via Gluck»
Il film?
«A dire il vero non sono un patito di film, ma ricordo che mi piacque moltissimo “Il giardino dei Finzi Contini”»
A chi darà il 5 per mille?
«Alla ricerca contro il cancro»
Cono o coppetta?
«Ehm…coppetta, coppetta»

Leggi le altre interviste "Gemelle" di Varesenews ai candidati 2006

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Pubblicato il 04 Aprile 2006
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