L’Air Show dei Piloti

Il trofeo Reggiani, l’esibizione dei Baroni, le parole di Molinaro a favore del volo: tutto quello che la grancassa mediatica ha lasciato sotto traccia

C’è qualcosa che è rimasto paradossalmente sottotraccia, di questo airshow: la componente sportiva. Che è fortissima, e da non sottovalutare. Un popolo di appassionati, capaci di fare il giro d’Italia per vedere gli show, capaci di tutto per volare un’ora in più. E senza la percezione del limite che hanno i comuni mortali: fin dove la passione porta, lì si arriva. Tant’è vero che GiBi Molinaro (nella foto), varesino doc e sublime solista dei Red Bull, alla domanda su qual è il limite d’età per questo sport, ha risposto: «E’ come quella roba là, ha presente? Finchè va, va». Molinaro, un pazzo appassionato sempre seduto sugli aerei, Solista della Pan dal 1987 al 1995, non ha peli sulla lingua: «Tutto quello che è aeronautico, in generale è in mano a dei gran incompetenti, sia nelle scelte dei programmi che per il resto. Di questo programma la cosa più pazza è la paranoia della sicurezza, che ha cacciato la gente lontano chilometri. E pensare che con una semplice e normale organizzazione, si potrebbe portare ogni fine  settimana 700mila persone all’aria aperta, come avviene in Inghilterra».

E non ha mai avuto la percezione del limite, vivaddio, nemmeno l’associazione dei Baroni Rotti:  «La nostra associazione ha undici anni, ma è federazione da due settimane – spiega Alessandro Paleri (a sinistra nella foto), di Locate Varesino, uno dei componenti che si è esibito all’Air Show – la definizione esatta della nostra realtà è Federazione Italiana Piloti Disabili, ma tutti ci conoscono come “I Baroni Rotti"».

Una associazione che si è rivelata non solo un gruppo di persone con lo stesso problema: è con la loro nascita che è diventato possibile pilotare in Italia in condizioni di disabilità ed è grazie alla tesi di laurea di Paleri, ingegnere aeronautico al Politecnico di Milano, che ora esistno aziende di produzione di ultraleggeri che ha nel listino hanno un particolare optional, l’adattamento per le disabilità. Insomma hanno cambiato un po’ di regole del volo, rendendo più semplice anche ai disabili volare, al motto di “Le barriere si rompono ma ci sono posti dove ce ne sono meno da rompere”.

E se c’è chi si è lamentato giustamente delle esibizioni delle Frecce Tricolori, vale la pena ricordare (forse come non hanno fatto i cartelli di presentazione…)  che l’Insubria Air Show era ben oltre questo: per esempio c’era il Trofeo Reggiani all’undicesima edizione, che ha riempito il pomeriggio di esibizioni meno note di quelle blasonate ma altrettanto straordinarie, come ha ricordato anche una delle lettere arrivate in redazione: e se per caso il lettore non fosse al corrente della notizia, sappia che il pilota acrobatico che tanto gli è piaciuto, Frank Versteegh (che sul suo aereo aveva l’indirizzo del suo sito a rovescio… ) ha ovviamente vinto il trofeo piazzandosi al primo posto con 3407 punti. Secondo il mitico Sergio Dallan (nella foto, premiato da Leoni), 62 anni,  20 titoli Italiani in Categoria Illimitata, 8 nel 4′ Libero Integrale, 3 Medaglie di Bronzo ai Campionati Europei e numerosi piazzamenti, oltre a un curioso record di viti rovesciate: ne ha fatte 47 di fila. Con Dallan sono stati in molti ad appassionarsi al volo acrobatico, e impararne i rudimenti presso l’Aeroclub di Milano Bresso di cui è Direttore Tecnico e Capo Controllo.

«Ha insegnato l’acrobazia anche a me» ha sottolineato Giuseppe Leoni, che non solo è pilota e presidente dell’Aeci, ma è anche pilota acrobatico. E che ci tiene a ricordare una cosa, che non passa mai da nessun articolo: che la sua associazione, nata per promuovere il volo tra i giovani, propone ogni anno 20 borse di studio per prendere il brevetto in uno degli aeroclub federati d’Italia. «E l’anno scorso di richieste ne abbiamo avuta solo una. Una tristezza, perché non ci posso credere che non ci siano più giovani che abbiano come sogno nel cassetto quello di volare». Appassionati del volo nascosti, timidi ma senza speranza fatevi sotto. Non si vede in giro, ma la passione per il volo resiste.

 

La Classifica Generale del Trofeo Reggiani
1) Versteegh (Olanda)
2) Dallan (Aeroclub Milano)
3) Marmy (Svizzera)
4) Bosoni (Aeroclub milano)
5) Fornabaio (Arezzo)
6) Salvatori (Aeroclub milano)

 

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Maggio 2006
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