Viabilità e centro storico: ecco perché cambiare

Aldo Castoldi, candidato sindaco di 'Brenta democratica', presenta i suoi programmi per il paese

Aldo Castoldi, 62 anni, pensionato, è stato per 35 anni dipendente Whirlpool, prima come impiegato tecnico poi come tecnico amministrativo. E’ stato sindaco di Brenta dall’ ’83 al ’97 e assessore in Comunità Montana dall’ ’88 al ’95. E’ sposato, con una figlia.

Signor Castoldi, quali sono secondo lei le risorse di Brenta e come intendete valorizzarle?
Una risorsa del paese è il centro storico, che oggi però si trova in uno stato di abbandono: i giovani tendono a trasferirsi altrove, a popolare il nucleo sono soprattutto extracomunitari che spesso creano sistemazioni che non rispondono alle norme tecniche previste. Vogliamo valorizzarlo, recuperando diversi edifici che hanno un valore estetico e culturale – ci sono case che hanno bellissimi colonnati interni in pietra; l’amministrazione uscente ha demolito un caseggiato di pregio vicino a piazza Diaz, che si sarebbe dovuto rivalutare invece di farne un minuscolo parcheggio.
Vorremo poi accordarci con la Cooperativa Sociale Latteria di Brenta, per usare lo stabile di piazza Diaz per attività di interesse pubblico, raccogliendovi le varie iniziative culturali, e realizzare in paese un centro prelievi per gli anziani, che così non dovrebbero spostarsi da Brenta: i volontari ci sono…
 

E quali i problemi che avete in mente di affrontare?
Innanzitutto migliorare la viabilità, che al momento è disastrosa – un impegno gravoso ma che va assunto: c’è una totale mancanza di manutenzione del manto stradale. Per quanto riguarda l’esigenza di allargare il cimitero pensiamo non ad un ampliamento in orizzontale, che modificherebbe l’area di san Quirico, ma in verticale. Non ci sono problemi di impatto idrogeologico: c’è stato un precedente ampliamento verticale negli anni ‘88/’90 nella zona più ‘difficile’ del cimitero che non ha dato problemi, erano stati fatti dei sondaggi e il terreno risultava compatto.Un problema che abbiamo ereditato è quello della fognatura costruita a spese del Comune, ma che serve soprattutto a Cittiglio: non è vero che i Comuni abbiano diviso le spese al 50%. 

Come intendete valorizzare l’associazionismo, a Brenta molto attivo (11 associazioni per 1700 abitanti)?
Per le associazioni avremo un occhio di riguardo, attuando finanziamenti ai loro progetti, come si è sempre fatto… 

Si è tanto parlato di Ici sì/Ici no. Qual è la vostra posizione?Pensiamo di abbassare gradualmente l’imposta dall’attuale 5,50 per mille fino ad arrivare al minimo del 4 per mille. Tutto dipenderà dalle possibilità finanziarie, ma siamo ottimisti: è già stato approvato il piano commerciale che porterà nuovi introiti al Comune. 

L’antenna di 36 metri della Tim, installata nel bel mezzo del parco pubblico, ha creato diverse proteste…
C’è stata una raccolta firme che ha avuto 346 adesioni solo nei dintorni del parco; personalmente ho presentato un esposto al difensore civico della Comunità Montana: c’è una legge regionale del 2001 che vieta l’installazione di antenne per le telecomunicazioni vicino a scuole, asili e parchi giochi per bambini. E’ falso che il Comune non avesse la possibilità di opporsi al posizionamento dell’antenna nel parco: personalmente noi avevamo in mente tutta una serie di luoghi alternativi, fuori dall’abitato di Brenta. Se le verifiche in corso troveranno qualche irregolarità sull’operato dell’amministrazione uscente, faremo spostare l’antenna presso il bacino vicino all’acquedotto, dove non ci sono abitazioni; se non saranno riscontrati problemi, comunque cercheremo di avviare trattative con la Tim. Aggiungo che per un’antenna di 36 metri di ultima generazione, l’affitto annuale di 18 mila euro all’anno che viene versato al Comune si può definire ‘un regalo’.

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Pubblicato il 19 Maggio 2006
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