Corruzione e falso, indagini della Finanza a Barasso

Tra i sei avvisi di garanzia riguardanti irregolarità nella ristrutturazione di un centro sportivo anche il nome del sindaco in carica Paolo Zanzi, che si difende: «Ho la coscienza pulita»

Sono stati notificati questa mattina, 24 maggio, sei avvisi di garanzia ad altrettanti amministratori e professionisti del comune di Barasso. Tra gli indagati vi è anche il sindaco in carica Paolo Zanzi. La vicenda su cui la Procura della Repubblica di Varese sta lavorando riguarda i reati di “corruzione”, “abuso in procedura” e “falso in procedura” per la ristrutturazione e ampliamento di un centro sportivo con campo di calcio in località Parinne.
La Guardia di Finanza di Varese ha da tempo avviato delle indagini, coordinate dal Pm Agostino Abate, che hanno portato ad acquisizioni di documenti in comune. Poi, oggi, gli avvisi di garanzia.
Il centro sportivo in questione è situato nella parte alta del paese; originariamente pensato come piccola struttura con campo da calcio, parcheggio e spogliatoio, il campo venne realizzato a metà degli anni 90 sotto l’amministrazione Braida. Successivamente, un capitolato pensato dalla nuova amministrazione condotta da Paolo Zanzi incluse la possibilità di realizzare un apliamento col sistema dell’appalto in concessione: la gestione venne affidata a privati, che per 30 anni avrebbero potuto gestirla a patto che fossero realizzate opere di allargamento della struttura. Per la realizzazione dei lavori venne affidato un subappalto ad un’azienda vicina ad un amministratore del paese. Una situazione che la legge non ammette: chi deve decidere circa l’esecuzione dei lavori non può coincidere con chi li realizza materialmente; in particolare sembra che uno degli episodi contestati sia il rifacimento di un impianto elettrico. Sta di fatto che centro venne dotato di un ulteriore campo da calcio e di un campo coperto polivalente, fatto che generò la protesta di numerosi abitanti della zona.

«Ho la coscienza pulita e non ho ragione di non avere fiducia nella magistratura – afferma lo stesso sindaco Paolo Zanzi, intervistato in comune – in ogni caso ci tengo a precisare che non sono indagato per corruzione ma solo per abuso in atti di ufficio e falso in atto pubblico. Trovo tuttavia singolare la coincidenza di questa azione penale con la scadenza elettorale. Sono rammaricato se penso che questo è il prezzo da pagare per aver guidato il mio paese per nove anni. Mi sento in dovere di prendere iniziative a difesa della mia immagine e della mia persona»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Maggio 2006
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