Semaforo rosso dal Comune per stadio e albergo di Biumo

Stop al progetto Sogliano per il nuovo stadio, invito a non procedere per l’albergo di Biumo voluto dalla Camera di Commercio. Il Comune di Varese espone la paletta rossa per due progetti attesi e che, nelle intenzioni dei proponenti, dovranno essere tra i fiori all’occhiello per il rilancio della città. Stop in realtà differenti: lo stadio, così com’è, non può avere futuro ma il Comune sostiene di voler cercare nuove strade per la riqualificazione dell’arena di Masnago. Per quel che concerne l’albergo invece, emerge un invito chiaro a Camera di Commercio e Sovrintendenza per discutere tra esse la questione.
Nel tardo pomeriggio di oggi, lunedì 17 luglio, in una riunione di Giunta durata meno di venti minuti, l’amministrazione comunale ha preso le decisioni relative alle due opere e le ha comunicate per bocca dello stesso sindaco Attilio Fontana, affiancato dal vice Gianpaolo Ermolli e da tutta la squadra degli assessori di Palazzo Estense.

STADIO – «Il progetto presentato dal Varese 1910 non ha i requisiti minimi per rispettare un bando di project financing». Le prime parole di Fontana non lasciano dubbi sul fatto che il primo progetto portato avanti da Ricky Sogliano non avrà futuro. «Tecnicamente il Comune non può portare avanti in alcun modo la procedura, proprio perché quella fatta dal Varese è una richiesta formale e nulla più: di fatto il bando di gara per lo stadio è andato deserto».
Cosa che non è accaduta per il palaghiaccio: «Per il PalAlbani abbiamo invece un progetto vero e proprio, realizzato nei modi richiesti, che verrà analizzato e seguirà la procedura consona per queste opere».
«Sia chiara una cosa – proseguono però all’unisono Fontana ed Ermolli – La nostra amministrazione non c’è alcuna preclusione verso la riqualificazione del Franco Ossola: non escludiamo nel futuro prossimo di riproporre il bando per il project financing che riteniamo la via migliore, nella speranza che partecipi un progetto vero, anche dello stesso Sogliano. Oppure valuteremo se seguire altre strade per risistemare lo stadio. Per il momento noi assicuriamo al Varese che effettueremo quegli interventi di manutenzione necessari per giocare senza problemi il prossimo campionato».
Riccardo Sogliano, interpellato telefonicamente, non ha da parte sua voluto rilasciare alcun commento, almeno per adesso.

ALBERGO BIUMO – Differente la posizione per quanto riguarda il progetto dell’albergo previsto in un terreno adiacente al parco delle Ville Ponti, tanto caro alla Camera di Commercio. L’amministrazione comunale ritiene infatti di svolgere un «ruolo di spettatore e non di attore protagonista», per dirla con il vicesindaco Giampaolo Ermolli. Il Comune prende atto delle posizioni espresse dalla Sovrintendenza ai beni culturali e dallo stesso Ministero dei beni culturali. «Già in una nota del maggio 2005 il Ministero informava Comune e Camera di Commercio che l’area è soggetta a disciplina di tutela – afferma il sindaco Fontana –  posizione ribadita un anno più tardi, nel maggio scorso, quando la Sovrintendenza ha chiaramente espresso il suo parere sfavorevole in una lettera».
A Palazzo Estense poco importa se, come sostengono dalla Camera di Commercio, la Sovrintendenza abbia sbagliato ad opporre il vincolo culturale. Finché la posizione ufficiale rimane questa, non ci saranno deroghe. «Dobbiamo agire nel rispetto della legge – prosegue Fontana – se autorizzassimo l’inizio dei lavori commetteremmo un reato. Se una ruspa iniziasse a scavare, il magistrato farebbe sequestrare il cantiere e mi invierebbe un avviso di garanzia. Sta alla Camera di Commercio, se effettivamente ritiene che vi siano stati degli errori di giudizio, attivarsi per dimostrare che non esiste alcun vincolo ed eventualmente presentare un ricorso».