“Plan”, scritte oltraggiose contro il comitato di protesta
Imbrattate nella notte le saracinesche dei garage di due esponenti del movimento attivo per risolvere i problemi del condominio
Continua a far parlare di sé il Plan di Bregano, l’insediamento residenziale da tempo al centro di problemi a causa di una diatriba nata dall’assegnazione di un unico numero civico per 82 diversi appartamenti.
La lista civica "Riscopri Bregano" ha infatti segnalato un grave episodio di intolleranza, avvenuto nei confronti di coloro che stanno portando avanti da anni la questione "Plan". Scritte oltraggiose (foto) sono infatti apparse nella scorsa notte sulle saracinesche dei garage appartenenti a due esponenti del movimento di protesta in atto a Bregano, il dottor Maurizio Fulgenzi e il consigliere di minoranza Gianni Armiraglio.
La protesta, sfociata in numerose cause legali che coinvolgono anche il Comune, ha come oggetto sia l’Amministrazione del residence, sia la Pubblica Amministrazione accusate entrambe di non voler affrontare e risolvere il problema e di trincerarsi dietro cavilli legali.
Nel giungo scorso i malumori erano sfociati in una marcia verso il Comune e nell’esposizione di una serie di striscioni con la scritta "Sono Malvagio", visto che proprio coloro i quali chiedevano a gran voce l’intervento della giustizia erano stati tacciati di "malvagità".
«L’atteggiamento vessatorio nei confronti dei dissenzienti – si legge nel comunicato di "Riscopri Bregano" – sembra continuare nelle scritte offensive apparse in questi giorni e nelle continue pressioni rivolte ad esponenti del movimento di protesta che vengono sovente verbalmente aggrediti e accusati di essere la causa di tutto».
«Alla luce della documentazione a suo tempo portata a conoscenza, non solo del Comune, ma anche della Procura e della Prefettura, il “sedicente condominio” Plan di Bregano parrebbe a tutti gli effetti essere un quartiere del paese. Tale anomala situazione ha avuto parecchie conseguenze per gli abitanti del Plan di Bregano non ultima quella della sospensione del servizio postale di cui la stampa locale ha dato ampia documentazione.
L’origine delle scritte sui garage si presume possa essere dovuta al fatto che il dottor Fulgenti ha ampiamente diffuso, nei giorni precedenti, documenti comprovanti l’inesistenza del "sedicente condominio" o al fatto che alcuni dei residenti abbiano sospeso il pagamento di "spese condominiali" ritenute inesistenti o illegalmente richieste. La mancanza di intervento da parte delle Competenti Autorità e il perdurare della situazione sta infatti mettendo in gravi situazioni economiche alcune famiglie ivi residenti costrette a rivedere i propri bilanci familiari e a prendere in esame anche la vendita sottocosto delle abitazioni».
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