Compagni di merengue per un giorno
Erano in cento i partecipanti alla festa organizzata dei vigili del fuoco. Tutti over sessanta, ma con una gran verve
L’iniziativa è di quelle da lodare: una festa per gli anziani della città, nei giorni di solitudine estiva, organizzata dai vigili del fuoco in favore degli anziani residenti in città. "Re…state insieme" è la classica simpatica idea che unisce istituzioni a cittadinanza, soprattutto quella più debole.
È con questo spirito che di norma il cronista affronta queste manifestazioni: l’istituzione che si avvicina ai cittadini, l’anziano solo e blablabla. Poi, come in questo caso, capita di essere avvolti da musica e risate prima ancora di entrare nella sede dei vigili del fuoco: così, capisce subito che è meglio togliere di mezzo i pregiudizi.
Meglio: perchè ad accogliere chi arriva c’è un vigile del fuoco con un bel vassoio di anguria, e all’una e un quarto le danze sono già partite da un pezzo. Danze guidate da un musicista specialissimo: Peppe Salerno, caposquadra della Sala Operativa di Varese e musicista ai matrimoni per hobby. L’ideale per unire per davvero le istituzioni ai cittadini: e, per favore, non chiamateli anziani.
«I corsi più frequentati nel nostro centro sono quelli di ballo, di ginnastica e quello sul massaggio shiatzu» spiega infatti una volontaria del centro di via Maspero, che vede in questa festa la rappresentativa più numerosa, ancor più di quelli di San Gallo e Avigno. E per shiatzu, beninteso, non si parla di un insieme di massaggi fatti da un esperto: in quel corso lo shiatzu lo si impara a coppie, così che uno impara a massaggiare l’altro. Mica roba da vecchietti, come non lo è nemmeno il corso di lingue e di computer.
Che la formula inventata dai vigili del fuoco di Varese per gli anziani della città (pranzo ferragostano e musica per tutto il giorno) sia vincente, è evidente a prima vista. «Ovviamente, abbiamo dato la possibilità di visitare le nostre caserme. Ma francamente, la cosa che importa di più sembra sia proprio il ballo…» ammette con un moto di simpatia il comandante della sede di Varese, Giulio De Palma, che ricorda come questa sia un’iniziativa a carattere nazionale cui partecipano anche le prefetture locali, e che questa è la terza edizione della festa a "Porte Aperte", dopo quella del 2004 e del 2005.
Insomma la compagnia è bella, ma soprattutto di quelle che azzerano i luoghi comuni: non più "vigili del fuoco" e "anziani" ma uomini e donne che per un giorno festeggiano insieme. E come festa è stata trattata, soprattutto dalle signore: che, malgrado abbiano pranzato e ballato in una autorimessa (quella delle autopompe, appunto, in via Legnani) hanno sfoggiato delle mise fantastiche, da serata danzante. Come Edda, "mula" (così si chiamano le belle ragaze di lì) di Isola d’Istria, ad Avigno da tanti anni, che ha dato la sua disponibilità per tenere il corso d’uncinetto («tanto poi non ci viene nessuno, è mica come ballare!») ma che è soprattutto una ballerina di gran qualità, con tanto di abito da ballo con la ruota e meravigliosa parure colorata. Vedere per credere, nella nostra galleria fotografica: che oggi è ancora più allegra del solito, grazie a più di cento persone speciali.
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