Presentate le papabili per l’Ebri. Adesso Varese spera

La Montalcini ancora in città per la presentazione delle candidature ufficiale per l'Ebri. In lizza in provincia sono Busto Arsizio, Taino e l'Ospedale di Somma Lombardo

Busto Arsizio, l’ex polveriera di Taino e a sorpresa l’ospedale "A.Bellini" di Somma Lombardo. Sono queste le tre candidature che la provincia di Varese offre per il centro di ricerca sul cervello Ebri, promosso dal premio nobel Rita Levi Montalcini. Le tre possibili sedi sono state comunicate oggi dal presidente della Provincia Massimo Ferrario, che presiede il comitato guida che ha lavorato sulle candidature di Varese, nel corso di una conferenza stampa alla quale è intervenuta la stessa Montalcini e buona parte del comitato guida. «Meglio non si poteva fare» ha detto il premio Nobel, che ha ammirato l’entusiasmo e la conduzione con la quale è stata gestita questa fase in cui sono state analizzate ben diciannove candidature. Ma nella sua posizione sopra le parti non ha voluto sbilanciarsi fra le quattro regioni (oltre alla Lombardia ci sono Lazio Piemonte e Friuli) che rappresentano le concorrenti ad ospitare il prestigioso centro di ricerca europeo. Anche se, la Lombardia, con Varese ha avuto termini di confronto soprattutto e solo con Roma. Ma poco importa su quale di queste ricadrà la scelta. In ripetuti passaggi Rita Levi Montalcini ha voluto rimarcare la portata nazionale del progetto, che ha già ricevuto l’interessamento dell’Europa, nella sua veste ufficiale di Bruxelles e da paesi come la Germania e la Francia. «Non importa su quale regione ricadrà la scelta, in ogni caso tutte potranno collaborarae come out station, potranno partecipare come membri vicini e in ogni caso questo centro rappresenterà un vantaggio per tutto il paese e per i giovani ricercatori».

Ora non resta che aspettare. Tutte le candidature saranno consegnate in busta chiusa il 31 marzo prossimo. Il comitato dei saggi di cui fa parte Rita Levi Montalcini, insieme ad un altro premio Nobel Dulbecco, Rubbia e altre illustri personalità, valuteranno le varie possibilità di localizzazione e sceglieranno con tutta probabilità entro maggio. A Varese, come si diceva, sono in tre le contendenti. Il comune di Busto Arsizio ha messo a disposizione l’area circostante Malpensafiere insieme ad un cospicuo finanziamento in bilancio per lo sviluppo ex novo dell’intera area. L’altra area di sviluppo è invece l’ex polveriera di Taino acquistata dal Comune nei mesi scorsi dal Gruppo Montedison. E infine una voce che non era mai emersa in questi mesi e che giunge alquanto inaspettata. È l’ospedale "A.Bellini" di Somma Lombardo, una sede come spiegato nel corso della conferenza e come scritto anche nella realzione di presentazione, interessante per la "concreta possibilità di dedicare completamente la struttura al servizio del centro".  Nella scheda di presentazione inoltre si parla proprio di conversione a tale uso dell’Ospedale. Una ipotesi che accelererebbe notevolmente i tempi di insediamento, visto che la Regione può metterla subito a disposizione, e che comunque non escluderebbe le altre due ipotesi. Come ha spiegato il presidente della Provincia Massimo Ferrario, l’ospedale di Somma potrebbe rappresentare anche una soluzione provvisoria nell’attesa di sviluppare i piani di Busto Arsizio o di Taino. Ma di questo si spera di poter tornare a parlare fra qualche mese, quando il comitato dei saggi si sarà pronunciato.


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Pubblicato il 25 Marzo 2002
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