Sarà presto ripristinata la linea ferroviaria Mendrisio-Malnate

La decisione di ripristinare il tratto di cinque chilometri è stata presa dalla giunta regionale

Sarà ripristinata la linea ferroviaria della Valmorea da Mendrisio (Svizzera) a Malnate (Italia). La decisione è della Giunta regionale su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Massimo Corsaro. Il 26 febbraio 2000, Regione Lombardia, ferrovie Nord Milano, Province di Como e Varese, Comuni interessati dalla linea ferroviaria della Valmorea e associazioni italiane e svizzere, hanno firmato un accordo operativo per la sistemazione della tratta di 5 chilometri Valmorea – Malnate allo scopo di favorire il recupero ambientale e la fruizione turistica delle aree attraversate dalla ferrovia. Il ripristino della tratta prevede, tra l’altro, la riqualificazione della sede ferroviaria, dei manufatti di attraversamento (ponticelli e tombotti in ferro e muratura), degli attraversamenti pedonali e stradali esistenti oltre alla posa di traverse e binari e al collaudo generale.

«La ricostruzione della linea ferroviaria – ha detto Corsaro – ha come obiettivo la riscoperta, la conservazione e la valorizzazione delle risorse che la caratterizzano, anche nel contesto del rilancio turistico della Regio Insubria». La linea ferroviaria della Valmorea è stata aperta da Castellanza a Stabio (Svizzera) nel corso degli anni che vanno dal 1904 al 1926. Il tratto della stazione di Valmorea al confine svizzero è stato chiuso il 31 maggio 1928. Nel 1952 il servizio viaggiatori sull’intera tratta è stato soppresso e la linea è stata utilizzata da Castellanza a Castiglione Olona come raccordo merci sino al giugno 1977, anno in cui la circolazione dei treni è stata sospesa. La tratta in territorio svizzero è invece rimasta in esercizio. Nel 1977 alcune associazioni di appassionati italo-svizzeri, in collaborazione con le Ferrovie Nord Milano e le Ferrovie Federali svizzere, hanno ricostruito i 3 chilometri dal confine svizzero alla stazione di Valmorea. 

Il 14 novembre 2000 Regione Lombardia e Ferrovie Nord Milano hanno firmato una convenzione che ha stabilito un contributo regionale non superiore a 1 milione 500 mila euro, a fronte di un costo previsto di 3 milioni di euro. La convezione prevedeva anche la suddivisione degli interventi sulla tratta Valmorea -Malnate in tre lotti: Valmorea – Cantello; Cantello – Malnate; stazione e binari di Malnate. Il 16 novembre 2001 Regione Lombardia e Ferrovie Nord Milano hanno approvato una integrazione con la quale si stabilisce che gli interventi da realizzare da parte delle Ferrovie Nord riguardano solo il primo
lotto, cioè la tratta Valmorea – Cantello. Gli interventi riguardano i territori dei Comuni di Cagno, Cantello, Rodero e Valmorea e consistono nel completamento della sistemazione strutturale dei manufatti, nel ripristino della sede ferroviaria e nella posa delle traverse e dei binari. Il costo dell’intervento è di 1 milione 113 mila euro. Le Ferrovie Nord Milano si impegnano a garantire la conclusione dei lavori di sistemazione dei manufatti entro marzo 2002 e la conclusione
entro luglio 2002.

Per il secondo lotto Cantello – Malnate il costo stimato dell’intervento è di 1 milione 219 mila 429.31 euro mentre per la stazione di Malnate il costo stimato è di 163 mila 768.48 euro. «Malnate – ha precisato l’assessore Corsaro – è da considerare come una tappa importante perché la linea in questione sottopassa la linea ferroviaria Milano – Saronno – Varese – Laveno, sempre gestita dalle Ferrovie Nord. Stiamo quindi studiando la possibilità che tra le due linee venga attuato un sistema di collegamento». Regione Lombardia e Ferrovie Nord, sempre nell’ottica del risanamento della linea ferroviaria della Valmorea, stanno anche individuando percorsi economici per portare avanti il progetto. «L’intendimento – ha detto ancora l’assessore Corsaro – è di proseguire, seppur a più tappe, fino a Castellanza poiché questa tratta presenta le risorse culturali e turistiche più rilevanti. A breve partirà la prima opera di bonifica della sede ferroviaria che prevede, tra l’altro, un primo disboscamento, l’eliminazione degli scarichi abusivi e il ripristino del tracciato che inizialmente potrà essere
utilizzato anche come pista ciclabile e come sentiero pedonale
nel verde, alimentando anche passeggiate culturali».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Marzo 2002
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