L’ultimo viaggio del caro estinto? In Ticino per la cremazione

Le imprese funebri del Luinese scelgono di cremare i defunti in Svizzera perchè a Varese si aspetta troppo, «colpa dei problemi burocratici che allungano i tempi»

Che il Ticino sia terra di frontalierato questo è noto a tutti. Migliaia di lavoratori varesini varcano il confine tutti i giorni impiegati nelle numerose e munifiche aziende d’oltre-confine. Ma che in coda alla dogana, tra un frontaliere e l’altro, ci si imbatta spesso in un carro funebre questo è meno scontato. Il caro estinto che vuole essere cremato attraversa la frontiera e finisce nei forni di Locarno, Bellinzona e Lugano. Perchè? Lo abbiamo chiesto alle imprese di pompe funebri del Luinese, tra le più colpite dal fenomeno del turismo crematorio, ultima tendenza dopo il turismo procreativo, quello della canapa e quello delle sperimentazioni di medicinali sugli uomini.

Pietro Casoli è il proprietario dell’omonima impresa: «È ormai prassi consolidata quella di portare le persone decedute che hanno scelto o per le quali è stata scelta la cremazione al forno di Locarno – spiega l’imprenditore – perchè al forno di Varese si incappa in una miriade di problemi che mal si legano alla trafila che porta ad un funerale». Quale tipo di problemi? «Principalmente problemi burocratici che allungano i tempi di attesa per i cittadini al di fuori del comune di Varese – continua Casoli – in alcuni casi abbiamo dovuto aspettare anche 15 giorni per avere le ceneri di un defunto. Questo è assurdo perchè i parenti non possono aspettare così tanto tempo tra l’annuncio della morte e il funerale».  

Alla Società di Cremazione varesina negano che si debba aspettare così tanto tempo ma di fatto tutte le imprese di pompe funebri della zona si rivolgono ai crematori svizzeri. «La prassi burocratica per la cremazione qui a Varese – fanno sapere dalla società di cremazione – richiede che i parenti chiedano al sindaco della città dove è avvenuto il decesso di poter procedere alla cremazione. Dopo questo passaggio ci sono una serie di documentazioni relative al defunto che l’impresa funebre deve ottenere e presentare a noi per far sì che la cremazione si possa effettuare senza problemi». Una trafila burocratica, insomma, è necessaria e calcolando che il forno di varese effettua 4 cremazioni al giorno per un totale di mille all’anno si può desumere la difficoltà nello smaltire il numero dei richiedenti. In Ticino, con una popolazione che è circa la metà di quella varesina, nel 2005 sono state cremate 2265 persone e i forni crematori in funzione sono tre. Le pratiche sono molto più veloci e basta fare una telefonata, fissare un appuntamento e nel giro di 24 ore il corpo è già ridotto in cenere e depositato all’interno dell’urna cineraria.

«Sono tre anni che chiedo una cremazione per il lunedì dell’Angelo, giorno di festa tanto in Italia quanto in Svizzera – continua Pietro Casoli – mentre a Varese non ti rispondono nemmeno a Locarno mi accolgono senza problemi». La scelta della cremazione è un’opzione presa sempre più in considerazione dagli italiani e all’aumento sigificativo della domanda non è corrisposto un aumento dei forni crematori. I dati parlano di un aumento di cremazioni soprattutto al nord e, naturalmente, la Lombardia è la regione con il maggior numero di cremazioni.

Ma la cremazione in Ticino è prima di tutto un business e il turismo crematorio è una delle fonti principali. Il costo di una cremazione oltre-confine, infatti, si aggira attorno ai 550 euro, circa una settantina di euro in più rispetto all’Italia, ma il risparmio in tempo (e strazio) vale la candela. Nuovi forni crematori sono in procinto di nascere sul confine proprio a seguito di questa carenza che non è solo varesina ma anche comasca in quanto il forno di Como è chiuso in attesa di riaprire. 

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 18 Settembre 2006
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.