Podcast: conosciamoli e ascoltiamoli

I blog? Sono cosa vecchia. Ora possiamo creare, e ascoltare, trasmissioni audio con facilità

Trasmissioni gratuite, da ascoltare quando si vuole e, spesso, create da utenti comuni. Sono questi i podcast, dei programmi audio (ma più recentemente anche video) che possono essere registrati e distribuiti con estrema facilità da ciascuno di noi al pubblico mondiale di internet. Il termine deriva da iPod Broadcasting, cioè "trasmissione per iPod". Bastano un computer, un microfono e tante idee per realizzare un podcast. Bastano un computer o un lettore mp3 (non necessariamente un iPod) per ascoltarlo.

Questi ingredienti semplici hanno portato in pochi anni all’esplosione di un fenomeno. Prima negli Stati Uniti e più recentemente in Italia il podcast, fenomeno partito dal basso come vuole la filosofia di internet, si è sempre più diffuso e interessa ormai anche i grandi produttori radiofonici e televisivi. Prima i network come BBC resero semplicemente scaricabili le loro trasmissioni più amate, trasformandole in podcast. Poi iniziarono persino a crearne di nuove, appositamente per internet. E qui in Italia non siamo poi così indietro. Due anni fa sono arrivati i primi podcast amatoriali (i migliori, secondo i "puristi"), poi quelli realizzati da radio private, quindi le trasmissioni completamente originali di Repubblica Radio e infine dei grandi network come La7, Mtv e Rai. Ma non mancano nemmeno le Università compresa la Statale di Milano, che rendono pubblicamente fruibili le registrazioni delle lezioni in podcast, compresi gli apprezzatissimi corsi di lingue. Di contenuti da ascoltare, sempre rigorosamente gratuitamente, ce ne sono quindi tantissimi.

Ma che differenza esiste tra un podcast e un semplice mp3 scaricabile da internet? I podcast sono costuiti da diversi episodi inseriti in un contenitore chiamato feed. Questo contenitore ci permette di rimanere al corrente, in tempo reale, della presenza di un nuovo episodio della nostra trasmissione preferita. In questo modo un programma, chiamato feed reader, può scaricare ogni episodio non appena disponibile, e occuparsi automaticamente di caricarla sul nostro lettore mp3.

Facciamo un esempio: noi siamo appassionati di Lost, e scopriamo su VareseNews che un ragazzo di Varese, "Paolino", ha realizzato un podcast su questa serie tv. Decidiamo quindi di sottoscrivere con il nostro feed reader un abbonamento, gratuito, a LostPod, il podcast in questione. Basta copiare il feed (nell’esempio http://www.lostpod.it/lostpod.xml) e incollarlo nel nostro feed reader. Colleghiamo il lettore mp3 al pc, collegato a internet, e andiamo a dormire. Se Paolino questa notte registrerà una nuova puntata di Lostpod il feed reader farà tutto da solo: scaricherà la puntata e ne terrà due copie, una sul pc ed una sul nostro lettore mp3. La mattina noi non dobbiamo far altro che scollegare il lettore mp3, metterci le cuffiette, ed ascoltare la trasmissione quando lo vogliamo, senza dover rimanere collegati a internet. La trasmissione, inoltre, rimmarrà sempre con noi, per poter essere riascoltata, se lo desideriamo.

A questo punto dobbiamo sapere solo una cosa: dove si trovano i feed reader? Se usate un lettore musicale supportato da Apple (iPod o il telefonino Rokr) vi consigliamo di usare iTunes (per Windows o Mac Os). Se volete trasferire i podcast su altri dispositivi portatili come lettori mp3 di altre marche, telefonini musicali o palmari, una valida alternativa è Juice (per Windows, Mac Os e Linux). Entrambi i programmi sono gratuiti, facili da usare e con un catalogo di podcast integrato. In ogni caso il catalogo è solo un aiuto, vi basta conoscere l’indirizzo del podcast (chiamato feed e praticamente identico ad un indirizzo internet) per sottoscriverlo sia in iTunes che in Juice.

Infine diamo un aiuto anche a chi vuole mettersi dall’altra parte della barricata. Chi, cioè, vuole crearli i podcast, perchè pensa di avere qualcosa di interessante da dire al mondo. Con pc Windows si devono usare diversi programmi e servizi, volendo esclusivamente gratuiti, per ottenere il risultato finale. Qui una guida completa , in attesa di una applicazione che possa condensare facilmente tutto il lavoro (Microsoft ha promesso qualcosa per il nuovo Office). Chi usa Mac Os, invece, sa già di avere a disposizione l’applicazione GarageBand, che permette di  registrare e pubblicare in pochi passi trasmissioni di qualità professionale.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

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Pubblicato il 02 Ottobre 2006
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