Linea dura del Comune, la Pallacanestro Varese rischia di perdere il PalaWhirlpool

Se entro il prossimo prossimo 30 novembre non pagherà i debiti contratti con Palazzo Estense, la società del patron Castiglioni perderà i diritti sulla struttura

Se entro il prossimo 30 novembre non regolarizzerà la sua posizione nei confronti del Comune, la Pallacanestro Varese rischia di dover seriamente rinunciare al palasport di Masnago.

E’ cambiato il vento a Palazzo Estense, e la nuova politica nei confronti delle società sportive non prevede più sconti, non come in precedenza almeno. Ieri sera il Consiglio comunale ha votato alcune modifiche alla norma transitoria delle linee guida per la gestione degli impianti a valenza sovracomunale, tra i quali figura anche il PalaWhirlpool. La proposta ha raccolto l’adesione di tutta la maggioranza, cui si sono aggiunti i consiglieri Zappoli (Prc), Alfieri e Molinari (Margherita) e Conte (Gruppo misto). Contrari si sono invece pronunciati i Ds e Movimento Libero, mentre Pitarresi (Pdci) e gli atri due consiglieri della Margherita, Milana e Nicora, si sono astenuti.

La delibera, che ha lo scopo di regolarizzare le convenzioni con le società sportive ormai scadute, rinnova l’affido del palaghiaccio all’Associazione pattinatori ghiaccio e la piscina comunale “F. Fabiano” alla Varese Olona Nuoto. La concessione del palazzetto dello sport alla Pallacanestro Varese è invece subordinata al pagamento del debito che la società ha contratto con il Comune nel corso degli anni. «Considerata la necessità di consentire alla Pallacanestro Varese di svolgere l’attività agonistica nella stagione sportiva 2006/2007 – si legge nella delibera così come votata dopo l’approvazione di un emendamento proposto da Zappoli (Prc) –  l’impianto potrà essere utilizzato, a condizione dell’assolvimento del debito pregresso o della sottoscrizione di patti contrattuali che ne disciplinino la modalità di assolvimento, entro il 30/11/06». Il debito cui fa riferimento la delibera, pari a circa 170mila euro, è dovuto in gran parte al mancato pagamento delle bollette di acqua e gas; più che a Palazzo Estense, quindi, la Pallacanestro Varese i soldi li deve ad Aspem.

La severità della posizione assunta dal Consiglio comunale è ribadita anche nella parte finale della delibera, anch’essa modificata rispetto alla proposta originaria da un emendamento di Zappoli che ha trovato ampio consenso in aula. «Non possono essere stipulate né rinnovate convenzioni con società ed enti che risultino inadempienti, a qualsiasi titolo, con il Comune di Varese» recita infatti il testo. Per la verità una deroga viene però concessa agli attuali gestori di impianti a valenza sovracomunale, come nei casi del palaghiaccio e della piscina di via Copelli. Anche in questi casi, tuttavia, le proroghe non potranno andare oltre il termine massimo del 31-08-2007.
Anche la Pallacanestro Varese potrebbe beneficiare di questa deroga, ma a condizione che  i Castiglioni paghino i debiti contratti con il Comune, o almeno diano delle garanzie di pagamento nei prossimi anni. Un piano di rientro, con il debito spalmato in cinque rate annuali, era già stato previsto per il quinquennio 2005-2009, ma la società – che tra l’altro ha accettato formalmente il contratto ma non lo ha mai firmato – non ha rispettato l’accordo e non ha presentato una fideiussione che garantisse la copertura del debito. Ora l’amministrazione comunale ha però deciso che il tempo dei balletti è finito, e la Pallacanestro Varese dovrà trovare una soluzione entro poco più di un mese, se vorrà continuare a giocare nel palasport in cui ha scritto pagine memorabili della storia del basket italiano ed europeo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Ottobre 2006
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