Iniziano i lavori per rimuovere la frana sulla statale 394

Dall'ultima riunione tecnica con ferrovie, ANAS e amministratori il punto della situazione sullo smottamento. L'alto lago raggiungibile solo via battello o tramite un lunghissimo giro in auto dalla Svizzera

Inizieranno domani i lavori per rimuovere i detriti sulla frana lungo la statale 394 poco prima delle gallerie che portano a Maccagno. Oltre alla statale, come si ricorderà, la frana di venerdì scorso ha interrotto anche la linea ferroviaria Luino-Bellinzona, provocando incalcolabili disagi per il transito di merci e persone. Dopo il sopralluogo dei politici nei pressi della frana, avvenuto nella giornata di ieri, oggi si è dato spazio alle considerazioni di carattere tecnico. Alla riunione, avvenuta nel primo pomeriggio al municipio di Maccagno, erano presenti tecnici dell’ANAS, Ferrovie, Genio civile oltre ai sindaci dei paesi rimasti isolati: Maccagno, Pino Lago Maggiore, Veddasca, Tronzano; oltre a Luino, ultimo paese dopo il quale la strada si interrompe. Da una primaria valutazione è emersa la necessità di un disgaggio dei massi ancora pericolanti lungo il fronte della frana, disgaggio che inizierà con ogni probabilità nella giornata di domani e durerà almeno per i prossimi quattro giorni, per lasciare poi il posto ai lavori di risistemazione della strada e della ferrovia. "Non è tuttavia possibile ancora parlare di riapertura – spiega il vicesindaco di Maccagno Fabio Passera. Il tutto dipende dalle condizioni meteorologiche che influiranno non poco sull’esito dei lavori". Le previsioni non promettono infatti nulla di buono per i prossimi giorni, minacciando acqua e precipitazioni anche di carattere temporalesco. Così, a causa del tempo, Maccagno e tutto l’alto Lago Maggiore rimangono isolati dopo la frana che si è abbattuta poco più di due mesi fa nello stesso punto dove da domani i tecnici del genio dovranno rimettersi a lavorare. I collegamenti sono assai difficoltosi. Pressoché impossibile raggiungere da terra la zona rimasta isolata: solo attraverso la strada del Ceneri è possibile collegarsi con Maccagno e gli altri paesi, ma a costo di un viaggio lunghissimo. L’alternativa rimane il traghetto. "Stiamo prodigandoci affinchè vengano potenziate le corse dei traghetti della Navigazione Lago Maggiore – conclude Passera – che attualmente offrono una buona alternativa nell’arco della giornata, ma che rappresentano ancora un problema per i pendolari. Il primo traghetto parte alle 6.30 del mattino da Maccagno e l’ultimo alle 20.40 da Luino: l’obiettivo è quello di incrementare gli spostamenti proprio nelle fasce utilizzate da chi lavora al mattino e da coloro che rientrano alla sera". Oltre al trasporto delle persone resta il problema delle merci. Le attività commerciali italiane non possono rimanere bloccate né venir rifornite solo dalla Svizzera. E’ per questo motivo che l’amministrazione sta tentando di organizzare un’unica corsa giornaliera in battello ma dedicata esclusivamente al trasporto di merci, cosa che potrebbe già partire dalla giornata di domani. Resta in allerta la Protezione Civile e la Croce Rossa per eventuali urgenze mediche al di là dell’interruzione causata dalla frana.


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Pubblicato il 06 Maggio 2002
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