Bruciore di stomaco, conoscere e prevenire

Da venerdì 10 a domenica 12 novembre in piazza Repubblica fa tappa Gastrovan: scopo, parlare della patologia gastrointestinale Mrge

Chi può dire di non aver mai avvertito dopo un pasto, la sera o in altri momenti, un fastidioso bruciore di stomaco? Per alcuni sono solo episodi rari, per altri è un vero e proprio disturbo che può peggiorare la qualità della vita. Da oggi, venerdì 10 novembre, per tre giorni, quindi fino a domenica 12, in piazza Repubblica fa tappa il Gastrovan: l’iniziativa è dell’Associazione italiana gastrointerologi (Aigo) che per la terza volta da ottobre ha mobilitato i propri medici. Lo scopo, è quello di parlare di Mrge, una malattia pressoché sconosciuta, ma molto fastidiosa, seppur facilmente curabile. Si tratta di un reflusso gastroesofageo, ovvero reflusso di acido dallo stomaco all’esofago, di cui soffrono due italiani su dieci. Secondo i dati offerti dall’associazione, tra i soggetti interessati, il 40 per cento non consulta il medico, l’89 per cento evidenzia un peggioramento nelal qualità della vita e il 40 per cento dimostra di soffrire di esofagite.

«Se gli episodi sono rari – spiega il dottor Giorgio Minoli, presidente di Aigo (nella foto, a sinistra) – i soggetti non hanno grandi fastidi, basta seguire un’alimentazione più equilibrata anche negli orari. Se invece i disturbi sono frequenti, è necessario intervenire con terapie mirate. Lo scopo della nostra campagna, è proprio quello di dare questo tipo di informazioni per permettere alle persone di gestire la propria salute».

Chiunque deciderà di fermarsi al Gastrovan infatti, potrà compilare un questionario e ricevere una “patente” verde, gialla o rosa. Le ultime due porteranno al passaggio successivo, ovvero il colloquio gratuito con il gastroenetrologo all’interno del camper e ricevere quindi, sempre senza alcuna spesa, consulti su patologie gastriche, prevenzione e terapia.

«Questo tipo di insegnamento offerto direttamente alle persone – spiega il dottor Sergio Segato, responsabile dell’Unità operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’Azienda Ospedaliera Macchi (nella foto sopra, a destra) – può essere utile anche in un’ottica di risparmio. Sappiamo che le risorse economiche non sono infinite. È quindi importante individuare chi davvero ha bisogno e necessita di una cura appropriata, da chi invece deve solo stare più attento alle proprie abitudini».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Novembre 2006
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