Villette sulla Linea Cadorna, l’opposizione all’attacco

Il gruppo consiliare di minoranza "La Luino che unisce" dice la sua sul caso che sta infiammando l'opinione pubblica a Luino e non solo

Il gruppo consiliare d’opposizione "La Luino che unisce" in consiglio comunale, dopo aver sollevato il caso in aula nell’ultima seduta in seguito all’articolo apparso su Varesenews, serra le file e dice la sua in merito alla costruzione delle quattro villette sul tratto di Linea Cadorna di via Campaccio. La lista sostiene che a Voldomino sia stato fatto un madornale errore che si potrebbe presto ripetere alla Mina, altra località collinare di Luino dove sono presenti altre trincee.

In apertura del Consiglio Comunale del 14 novembre, il nostro gruppo ha ritenuto importante chiedere delucidazioni in merito alla distruzione di un tratto delle fortificazioni della Linea Cadorna, in via Campaccio, a Voldomino, per consentire la costruzione di cinque villette. Non abbiamo ricevuto chiarimenti, ma solo la promessa di un’indagine per accertare i fatti. La notizia di questo scempio è rimbalzata sulla stampa provinciale e nazionale, suscitando comprensibili reazioni di sdegno di fronte alla distruzione di una preziosa testimonianza storica per far posto a nuove costruzioni abitative.

Non si tratta, contrariamente a quanto sostenuto superficialmente da qualcuno, solo di quattro sassi senza rilevante importanza, ma di tracce significative di un passato profondamente radicato nella memoria collettiva. A tale proposito ricordiamo che le Comunità Montane del varesotto, in collaborazione con la Regione Lombardia, la Camera di Commercio ed il Canton Ticino, nell’ambito della valorizzazione del nostro patrimonio storico- culturale, hanno varato una serie di iniziative finalizzate al recupero di queste strutture. Il progetto mira ad una rivalutazione della Linea Cadorna per incentivare la conoscenza storica , soprattutto da parte degli studenti e per  veicolare un turismo culturale sul nostro territorio.

Anche la Provincia di Varese, a riprova dell’importanza dell’argomento, ha programmato due giornate di formazione( 20 e 24 novembre) sul tema ”Valorizzazione turistico-didattica della Linea Cadorna e delle fortificazioni ad essa opposte in Svizzera” rivolto agli operatori scolastici. Come è possibile che l’assessore provinciale al Lavoro, Formazione Professionale ed Istruzione, Andrea Pellicini, che fa parte dell’attuale maggioranza in consiglio comunale, non abbia espresso un giudizio di biasimo su questa vicenda? Non avverte il contrasto stridente tra le iniziative provinciali varate dalla sua giunta ed il totale disinteresse a livello locale di chi dovrebbe tutelare il patrimonio storico e vigilare concretamente su ogni attività edificatoria? L’amministrazione comunale non conosce la localizzazione di una così importante fortificazione sul proprio territorio? Quello che si è purtroppo verificato in Via Campaccio potrà ripetersi in altre  zone, come ad esempio in località Mina, che con la variante appena approvata è divenuta ampiamente edificabile?

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Novembre 2006
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