Linea Cadorna, l’opposizione chiede un censimento

Sulla vicenda delle villette al posto della Linea Cadorna l'opposizione chiede di intervenire sulle trincee esistenti prima che ne vengano distrutte altre

Riceviamo e pubblichiamo

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«Quello che è accaduto a Luino, d’ora in poi non potrà più accadere». Queste le dichiarazioni dell’assessore al marketing territoriale della Provincia alla presentazione a Villa Recalcati dei nuovi itinerari turistici della “Linea Cadorna”. Nonostante questa ferma presa di posizione, condivisa anche  dalle Comunità Montane del varesotto, siamo certi che l’amministrazione comunale di Luino si attiverà in futuro per evitare simili scempi ? Dopo quanto accaduto nell’ultimo consiglio comunale del 28 novembre possiamo ragionevolmente avanzare più di qualche dubbio.

Il sindaco, infatti, ha ribadito che in Via Campaccio di Voldomino non esistevano tracce significative della Linea Cadorna. L’unico manufatto degno di nota sarebbe la cosiddetta “mitragliatrice” che non è stata toccata dalle ruspe. Queste affermazioni stridono con le testimonianze della popolazione locale a cui questi reperti  erano ben noti, ma anche con le ricognizioni effettuate dalla stessa Polizia Municipale che ha verbalizzato circostanziata deposizione di un abitante di Voldomino. Tali accertamenti trovano ulteriore convalida nel documentario sulla Linea Cadorna prodotto su DVD dalla Comunità Montava Valli del Luinese e dalle numerosissime fotografie, alcune delle quali già pubblicate anche su questo giornale.

Non si tratta,  come continua a sostenere l’amministrazione comunale, di “ tracce di presumibili reperti afferenti il patrimonio storico bellico”, casualmente venute alla luce durante operazioni di scavo,  ma di trincee  ben visibili formate da un tunnel al quale si poteva accedere da due ingressi perfettamente agibili e che lo stesso tunnel, con soffitto a volta, era percorribile in tutta la sua lunghezza.  Il Sindaco non si è voluto confrontare con le opposizioni durante il consiglio comunale vietando il dibattito e il diritto di replica nel timore che le sue discutibili dichiarazioni potessero essere clamorosamente smentite. In tal caso la richiesta avanzata dalle opposizioni di rimozione dalle funzioni dirigenziali del responsabile dell’ufficio tecnico e la revoca  della delega all’assessore alla manutenzione sarebbero state inevitabili.

Il dirigente del’uffico tecnico ha omesso ogni vigilanza sull’attività edificatoria ,l’assessore, invece, ha redatto una perizia asseverata , allegata all’atto di vendita, nella quale non si fa mensione delle trincee della Linea Cadorna, ben visibili a tutti.

E dire che il geom. Gobbato è voldominese, si è occupato professionalmente di quel particolare terreno e come amministratore comunale non ha difeso l’integrità del territorio e  del suo patrimonio storico- culturale, come ha sentito il dovere civico di fare un altro consigliere comunale della sua maggioranza, Federico Caleffi, anche lui voldominese.

Si impone di necessità una rapida catalogazione di tutti i numerosi e ben conservati manufatti  della Linea Cadorna esistenti sul territorio, compresi quelli che il sindaco ha dichiarato essere presenti all’interno della sua proprietà. La variante appena approvata ha reso edificabili aree  con le stesse caratteristiche storiche riscontrate in Via Campaccio.

 

Gruppo consiliare “La Luino che unisce”

Claudia Mandanici, Enrico Bianchi, Emilio Rossi

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Dicembre 2006
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La Linea cadorna prima delle ruspe 4 di 12

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