Varese ritrova il suo teatro

Varese – Successo per la serata di esordio con un Paolo Conte in buona forma

Anche senza i bis, Paolo Conte “regala” una serata magica a Varese. Una serata che resterà alla storia. Dopo quasi 50 anni la città riscopre il gusto di avere un proprio teatro. Una serata di emozioni forti, e non solo per chi ha lavorato duro in questi mesi per realizzare il progetto. Il musicista astigiano ha dovuto attendere lui questa volta. Gli invitati, dopo aver visitato i vari spazi, sono stati intrattenuti da una breve presentazione di Gianni Spartà che ha svelato le reali paternità dell’iniziativa. Renzo Dal Pio, amministratore di PrimaFila, la società di gestione del teatro, ha messo al centro del suo intervento la volontà quale varesino di impegnarsi per la città. L’incontro con un impresa di costruzioni, il Gruppo 2A, ha permesso a Varese di avere questa struttura in pochissimo tempo. Il Sindaco ha sottolineato l’importanza di avere uno spazio simile per lo sviluppo di progetti culturali in città. La consegna della chiave simbolica del teatro al primo cittadino, per mano della piccola Beatrice, è stato l’ultimo atto prima dell’apertura del sipario.
Un silenzio di pochi attimi e poi eccolo lì, un Paolo Conte inedito, non al piano, ma in mezzo alle sue coriste. Un’ora e mezzo di spettacolo con un palco affollatissimo di musicisti. Alle tradizionali chitarre, percussioni, pianoforte e contrabbasso si sono uniti una sezione fiati con cinque elementi, una di violini con quattro e cinque coriste. Buona musica con i soliti ritmi di Conte che è stato molto sul classico eseguendo molti suoi vecchi brani.
E il teatro? Bene, non si può che dir bene. Ha retto una prova difficile e tutto è filato liscio. Una buona acustica, che già da lunedì con la stagione di prosa potrà convalidare o meno le sensazioni di questa prima serata. Una serata molto piacevole e organizzata in modo impeccabile. Un pubblico dei non più calorosi, ma non si poteva pretendere di più, visto anche il carattere di ufficialità che era stata data. Alle polemiche che senz’altro seguiranno e che sono già partite, sarà importante far seguire i fatti. Varese ha finalmente il suo teatro ed entrandoci non è per niente brutto. Ma a prescindere dal lato estetico, saranno i contenuti proposti e il gradimento dei cittadini a indicare se tanti sogni e desideri avevano una vera ragione di esistere o no. Noi tifiamo per il si e tifiamo per quelli che si sono presi la briga, e anche il gusto, di spendere le proprie energie, forze e risorse economiche per far partire questo progetto e per farne un luogo della cultura, dell’incontro, del tempo libero per varesini e non.
Comunque vada, tutta la città deve un grande ringraziamento agli imprenditori che si sono operati per realizzarlo, a tutti quelli che ci hanno lavorato notte e giorno, ad Andrea Campane, direttore artistico instancabile, alla sua assistente Fatima e agli amministratori pubblici varesini.

Partito sotto i migliori auspici e con una serata bella, adesso inizia il lavoro vero e l’impegno della città a stringersi intorno al proprio teatro. Ah, Conte replica, ma, buon segno, è già tutto esaurito.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Gennaio 2002
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