Con un po’ di ritardo…arriva la cometa

Ma il Natale non c'entra nulla. Si chiama McNaught C/2006 P1 ed è visibile ad occhio nudo

Ancora una volta il cielo dà spettacolo. Gli eventi astronomici più amati dagli appassionati ma anche dai profani sono sicuramente le eclissi, che colpiscono fortemente l’immaginario umano, ma anche le comete, fugaci ed evanescenti cittadine dello spazio lontano, che, a volte, vengono a farci visita nei nostri cieli.

La cometa che in punta di piedi ci si è avvicinata ultimamente si chiama McNaught C/2006 P1 ed è stata scoperta il 7 agosto 2006 dall’Osservatorio di Siding Spring, Australia. La sua osservazione non è stata delle più facili: a causa dell’estrema vicinanza della cometa al Sole, può essere osservata solamente quando la luminosità della nostra stella si affievolisce, e cioè durante i crepuscoli mattutini e serali (nella foto tratta dal sito www.uai.it un’immagine della cometa scattata da Alessandro Dimai dell’Associazione Astronomica Cortina)

Fino a poco tempo fa si pensava che la cometa non sarebbe stata affatto visibile da Terra, per via appunto della vicinanza al Sole e della luminosità non eccezionale. Tuttavia, ancora una volta la Natura ci ha riservato una sorpresa, e quella che doveva essere una delle tante piccole comete che solcano durante l’anno il nostro cielo, si sta rivelando una cometa di tutto rispetto.

E’ visibile, come già detto, prima del sorgere del Sole e dopo il suo tramonto, molto vicina ad esso, appena una spanna più in alto dell’orizzonte, a Est al mattino, a Ovest alla sera, dalle sembianze di un batuffolo di luce, in competizione con la luminosità del pianeta Giove, che, al mattino, si trova in alto a destra rispetto alla cometa. Una luminosità notevole, dunque, se pensiamo che Giove è uno degli oggetti celesti più appariscenti. Vista l’estrema vicinanza al Sole si raccomanda di non tentare di osservarla con strumenti quali binocoli o telescopi, dato che l’osservazione diretta, anche casuale e rapida, del Sole procura danni irreversibili alla vista. La cometa è stata seguita negli ultimi tempi dai ricercatori dell’Osservatorio Astronomico “G.V.Schiaparelli” di Campo dei Fiori, ed è stata avvistata ad occhio nudo proprio ieri, lunedì 8 gennaio, dal fondatore dell’Osservatorio, il Prof. Furia. Essa appare ben luminosa e con una ampia coda aperta a ventaglio.

Il suo viaggio nelle immensità dello spazio la porterà ad avvicinarsi sempre più al Sole. Il massimo avvicinamento si avrà il 13 gennaio, quando la comunità astronomica internazionale rimarrà con il fiato sospeso: riuscirà la piccola cometa, formata in larga parte da ghiaccio e polveri, a sopravvivere all’incontro con il gigante di fuoco? Verrà inghiottita per sempre, oppure riuscirà a superare il giro di boa e ritornare nelle profondità oscure dello spazio?

L’insolito rendez-vous potrà essere seguito in diretta via internet, collegandosi al sito della sonda SOHO (Solar and Heliospheric Observatory- http://sohowww.estec.esa.nl/). Questa sonda, grazie al coronografo LASCO (Large Angle and Spectrometer Coronograph) da anni osserva la corona solare, regalandoci indimenticabili immagini di comete in caduta libera verso il Sole.

Dopo il passaggio intorno al Sole la cometa non sarà più osservabile alle nostre latitudini, percui speriamo nel bel tempo e prepariamoci a sfidare il freddo del crepuscolo per cercare di individuare questa piccola grande visitatrice del cielo.

Dal canto loro, gli esperti dell’Osservatorio di Campo dei Fiori continueranno a seguire questa cometa, aggiungendo queste osservazioni alle migliaia di altre già effettuate, che hanno consentito al nostro Osservatorio di essere il primo osservatorio nel mondo per numero di comete osservate.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Gennaio 2007
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