Cessione del ramo d’azienda MV a Husqvarna, i sindacati prostestano
In una nota di RSU aziendale e lorganizzazioni sindascali, i commenti alla decisione della società di Castiglioni
Ci risiamo. L’avventura continua.
Si, perché lavorare alla MV Agusta vuol dire, decidere di vivere una continua “avventura”.
Oggi 1 marzo, la direzione MV Agusta ci ha comunicato la decisione assunta di procedere alla cessione di ramo d’azienda delle attività legate al marchio Husqvarna a favore della costituenda New.Co.
Pensavamo di averle viste tutte ma, alla MV Agusta non c’è limite a niente.
Solo in questa azienda abbiamo infatti assistito a: scorporo di rami d’azienda in occasione della vicenda poi finita male della Piaggio, riconoscimento e superamento dell’amministrazione controllata nonostante l’ammontare del debito riconosciuto, ricomposizione del gruppo, dopo pochi mesi nuova cessione di ramo d’azienda delle attività di Morazzone, avvio di procedura di mobilità volontaria appena chiusa e infine quest’ultima cessione di ramo d’azienda. Senza contare i vari nuovi partner succedutisi. Ma quanto sono costate tutte queste operazioni?
Il fatto poi di fare una cessione di ramo d’azienda ad una “costituenda società” (cioè ad una società che ancora non esiste) è cosa che può avvenire solo a Schiranna. Ma come abbiamo già detto, alla MV Agusta può accadere tutto ciò che da altre parti sarebbe impossibile anche solo a pensarsi.
Sapevamo già ovviamente che erano aperte trattative per trovare nuovi partner visto la permanente situazione di difficoltà economica che anche con la chiusura del bilancio 2006 non vedrà miglioramenti. Sapevamo già che una delle trattative più accreditate era aperta con BMW che sembrerebbe interessata al marchio Husqvarna e non solo. Ciò che non comprendiamo e ci preoccupa, è come si faccia a proseguire senza una strategia chiara sempre alla ricerca di soluzioni casuali e contraddittorie.
Ciò che non potremo mai condividere è che si continui a giocare sulla testa della gente senza il minimo rispetto dei rapporti e del confronto.
Ipotizzando comunque che anche questa ennesima trovata non faccia la fine delle precedenti e tenendo conto che l’eventuale operazione dovrebbe realizzarsi entro il mese di luglio, abbiamo inoltrato la richiesta d’incontro urgente alla Direzione Aziendale oltre che all’Unione degli Industriali, come previsto peraltro dalla procedura, per tutti i chiarimenti necessari.
Successivamente faremo le assemblee per le necessarie informazioni e valutazioni.
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