Firmato l’accordo per la tangenzialina dei mondiali

A firmare Regione, Provincia, Comuni di Varese e Induno e Anas. Prima pietra il 20 settembre prossimo

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Il tracciato della tangenzialina di Varese 4 di 6

La firma era una di quelle storiche, di quelle che si è sempre sperato e mai creduto per davvero che avvenisse: la mattina del 5 marzo 2007 Regione, Provincia, Comune di Induno Olona ed Anas hanno firmato l’accordo di programma per la Tangenziale Nord-Est, cioè il raccordo tra le statali 233 "Varesina", 342 "Briantea" e 344 "Porto Ceresio".

Un investimento di più di 54 milioni di euro per circa 5 chilometri e mezzo di strada, da Induno Olona ai lavori dell’Iper: oltre un terzo della quale si sviluppa su viadotti, e ha la bellezza di 6 rotatorie. Soldi suddivisi secondo possibilità: 12 milioni e mezzo a carico della Provincia, 16 milioni dall’anas e 10 dalla Regione Lombardia, 7,1 a carico del comune di Varese e 500mila euro per Induno.

A vergare di proprio pugno «l’accordo che ha innanzitutto il compito di verificare e certificare gli impegni presi» ci sono stati  Raffaele Cattaneo, assessore alle infrastrutture e mobilità della Regione Lombardia, Marco Reguzzoni presidente della provincia, Attilio Fontana e Maria Angela Bianchi sindaci rispettivamente di Varese e Induno Olona, e Eutimio Mucilli, rappresentante dell’Anas. 

Ma la persona più evocata e più ringraziata, perché la vera chiave di volta di quella che Marco Reguzzoni ha definito « l’Opera per eccellenza, con la O maiuscola» è stato Guido Bertolaso, Commissario straordinario per i mondiali di ciclismo, che inizialmente era previsto anche come testimone della firma dell’accordo. Lo fa in particolare il sindaco Fontana: che tiene a sottolineare che «Un ringraziamento va a Bertolaso, che ha consentito di inserire quest’opera tra quelle destinate ai mondiali 2008 di ciclismo, facendo arrivare il finanziamento che ha garantito la copertura integrale delle spese».

Ma lo richiamano tutti – lui e i mondiali – per sottolineare qual è stata la spinta propulsiva per il raggiungimento dei primi passi concreti di un opera a cui nessuno credeva più: «Quest’opera era già oggetto di studio e convenzione con la provincia – confessa Eutimio Mucilli, rappresentante di Anas – ma bisogna ammettere che i mondiali hanno contribuito decisamente alla sua accelerazione». E incalza Cattaneo: «Dicevano che i mondiali non avrebbero lasciato nulla: invece questo è il primo risultato concreto di questa scelta, e questo la dice lunga sulla lungimiranza di Reguzzoni quando ha fatto di tutto per avere i mondiali a Varese».

Meno male che ci sono i ciclisti, dunque: ma meno male anche che ci sono persone che si parlano tra loro. Questo accordo sembra infatti anche il risultato dell’attenzione di tre ex contendenti alla poltrona amministrativa di Induno (Fontana, Cattaneo e la Bianchi) e una amministrazione provinciale fortemente determinata a fare arrivare in porto le grandi opere sognate.

E perciò è giusto concedere l’esultanza e quel po’ di solennità che la firma stamattina ha scontato, perché «Quando per una volta si riesce a fare presto e bene vale la pena di sottolinearlo» commenta Cattaneo. E perché «Varese ha brillato finora per due anomalie – ha ricordato Fontana – l’autostrada che finisce con un semaforo in centro, e il fatto che non avesse nessun tipo di circonvallazione. E ora stiamo cominciando a risolvere almeno la seconda».

Ed è risolta con quella che il presidente dalla provincia ha ricordato essere « la più grande opera viaria realizzata in provincia di Varese negli ultimi 20 anni e, dopo Malpensa, anche la più importante opera pubblica del dopoguerra».
Prima pietra il 20 settembre, conclusione del primo blocco (da Induno alla rotatoria di Via Renè Vanetti) dopo 12 mesi: così promette l’accordo. Noi ci contiamo e lo segnamo con un nodo al fazzoletto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Marzo 2007
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