“La Portineria” aperta ad un futuro di progetti

Informazione, aggregazione ed espressione. Ecco le tre direzioni del nuovo centro giovanile di Viale Kennedy

Dopo diversi mesi necessari al suo restauro, la portineria di Villa Braghenti è pronta per ospitare un centro ricreativo e di aggregazione per i giovani malnatesi. Un luogo d’incontro in cui ritrovarsi ed evitare la strada e le mille “trappole” che la stessa puo’ riservare ai ragazzi. La struttura di viale Kennedy aveva, di fatto, aperto i battenti il 3 marzo come sede di un centro giovanile culturale, il cui nome, "La Portineria", oltre a richiamare il luogo storico per la città e la sua originaria funzione, è anche simbolo di accoglienza. 

L’idea di istituire un centro giovanile sorge da una collaborazione, già attiva da diversi anni, tra il comune di Malnate e l’associazione “L’aquilone”. Sono diverse le funzioni del Comune che entrano in gioco all’interno di questo progetto: i servizi sociali, il settore culturale, i servizi alla persona, ma soprattutto l’Informagiovani, dove i giovani possono trovare tutte le risposte a loro necessarie: dalle richieste di lavoro al tempo libero. Gli organizzatori, all’interno della nuova struttura di via Kennedy, punteranno su tre punti ben definiti: l’informazione, l’aggregazione e l’espressione.

Per l’informazione il servizio su cui fare affidamento è l’informagiovani; per l’aggregazione è attivo uno spazio ricreativo all’interno del centro, organizzato dagli operatori dell’Associazione l’Aquilone; per l’espressione sono stati invece organizzati, già nei primi mesi, corsi di musica e concerti, rigorosamente acustici, per fare esprimere gli adolescenti anche attraverso il linguaggio musicale.

 «La prima parte del rodaggio – dice Luca Zecca, responsabile dell’Informagiovani, – conclusasi alla fine della scorsa stagione, ha visto la partecipazione di circa 30 ragazzi a serata, con un’età media di 18 anni. Anche se era la fase di partenza, quella passata è stata la più facile, perché i ragazzi vedevano in noi una novità. Ripartendo a settembre il compito sarà ben più difficile, perché i ragazzi saranno distratti dalle vacanze appena finite e noi non saremo più una novità, perciò noi dovremo inventare qualcosa di diverso da tutto ciò che abbiamo organizzato all’interno del fitto programma dei primi mesi, per attirare l’attenzione dei veri protagonisti del centro: i giovani. Per la prossima stagione gli obbiettivi prefissati sono due ed entrambi hanno un’importanza vitale per il centro: il primo è il fatto di trovare continuità, mentre il secondo è un passaggio dalla teoria alla produzione, anche su richieste fatte direttamente dai ragazzi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Luglio 2002
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