Ecco gli alberghi dei mondiali

Via libera da Roma, per adesso, ai progetti mondiali. Il commissario Bertolaso ha visionato i progetti e confermato la loro presenza del pacchetto delle opere, in attesa di una valutazione più approfondita, a settembre, e di una verifica dei tempi:  ma quanti e quali sono? Il dibattito intorno agli alberghi rischia di confondere. Proviamo allora a chiarire che succede. Per i mondiali di ciclismo, in programma dal 23 al 28 settembre 2008, il governo ha garantito 30 milioni di euro di finanziamento per opere pubbliche. Per gestire questi soldi, il Governo ha nominato un commissario straordinario, Guido Bertolaso, capo della protezione civile. Nelle opere finanziate rientrano innanztutto le tribune mobili dell’ippodromo, l’asfaltatura delle strade del circuito, i parcheggi, la tangenziale.
Il piano delle opere mondiali è stato approvato a febbraio. Per permettere alla città di accogliere il milioni di spettatori previsti, l’organizzazione prevede un aumento di posti letto di circa 500 camere. I privati che danno alla città un albergo, in tempo per i mondiali, beneficiano in cambio di una variante di scopo fatta direttamente da Bertolaso, senza passare per il normale – e lungo – iter burocratico. Ottengono un via libera spedito ma ovviamente devono fare tutto entro l’inizio delle gare. Il Comune però non ha più poteri sanzionatori se i costruttori non dovessero rispettare i tempi. Bertolaso ha promesso ispezioni e controlli. I progetti sono stati depositati agli uffici comunali e sono cinque: tre nuovi albergi e due ampliamenti. I nuovi alberghi sono un cottage da 60 camere circa a Cartabbia che fa capo a un privato, Azzalin; un albergo da 223 camere sulla collina dell’ippodromo (foto sopra) del gruppo Im.Co (secondo alcuni consiglieri comunali sarebbe vicino al gruppo Ligresti); un hotel da 180 camere di fronte allo stadio dell’impresa Caravati (foto sotto). Più due ampliamenti, da qualche decina di camere, al Palace Hotel e al Mariuccia della Schiranna.
Questi, e solo questi, sono i progetti del ‘pacchetto mondiali’, protocollati in comune, e presentati mercoledì a Roma al commissario Bertolaso nella parte relativa ai cronoprogrammi e alla copertura finanziaria. Si attende ora un via libera per la prima pietra, che dovrebbe arrivare a settembre. Nel frattempo, un quarto hotel ha avanzato la sua candidatura, 60 camere circa a Capolago, ma finora non è stato inserito tra le opere dei mondiali. Il privato, il gruppo Polita, ritiene di avere ancora qualche possibilità.