Si sposa uno straniero? Il sindaco “avvisi” i carabineri

Dopo il 'bonus bebè' solo per gli italiani, il primo cittadino propone controlli preventivi contro i matrimoni combinati

Ogni matrimonio con stranieri deve essere segnalato ai carabinieri. Non per invitarli, ma per verificare che non vi sia sotto un tentativo di regolarizzare un clandestino. E’ una proposta un po’ forte, quella che il sindaco di Morazzone, Giancarlo Cremona, sta facendo ai suoi colleghi della Provincia di Varese, inviando a ognuno l’idea di un protocollo di intesa per contrastare l’immigrazione clandestina. “Propongo in proposito – scrive testualmente nel fax ai primi cittadini della provincia – che in presenza di tutti i matrimoni da celebrarsi con cittadini stranieri, i sindaci diano relativa comunicazione alla competente stazione dei carabinieri, del nominativo del cittadino straniero nubendo”.
Il tutto avallato in sede istituzionale, con un protocollo tra sindaci. Giusta prudenza o eccesso di zelo? I matrimoni combinati ci sono, i carabinieri si sono già distinti diverse volte in operazioni di questo tipo, fermando la marcia nuziale e sequestrando il bouquet: gli ultimi casi a Castellanza e Leggiuno, ma dall’arma fanno sapere che in provincia non c’è un’emergenza di questo tipo mentre il fenomeno è invece rilevante a Milano. Domanda: non basterebbe una segnalazione quando c’è un sospetto di reato? Ad esempio un vecchietto italiano che sposa una ragazzina albanese? Perché segnalare nomi e cognomi di tutti senza alcuna distinzione?
Il sindaco Cremona per ora non commenta, ma il tema gli sta particolarmente a cuore: è infatti rintracciabile sul web una sua lettera al giornalista Oliviero Beha, in cui, oltre all’annuncio che sta per nascere il “partito italiano”, spiega di aver elaborato una proposta di legge per l’esibizione del permesso di soggiorno al momento delle pubblicazioni di matrimonio. Che dire?
Tra i colleghi è iniziato il dibattito
: «Sì l’ho ricevuta, l’ho messa in ufficio e gli darò un occhiata» dice Liborio Ribaldi, sindaco di Bodio Lomnago. «E’ un’idea sbagliata – commenta Mario Aspesi sindaco di Cardano al Campo –, chi la propone pensa forse di essere moderno, mi pare solo frutto di un sacro fuoco giustizialista mentre invece ci vorrebbe più pacatezza». Altri sindaci molto sensibili al tema dell’immigrazione si limitano a parlare di «iniziativa personale» senza aggiungere altro.
Già lo scorso anno Morazzone finì su tutti i giornali con un’altra singolare proposta: un bonus bebè comunale, di 500 euro, ma solo per italiani. Seguirono polemiche durissime.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Luglio 2007
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