In barca contro le ruspe, protesta al cantiere nautico

Proteste stamattina al cantiere nautico angerese da parte del proprietario. Il Comune vuole la riva per concludere la passeggiata a lago

Puntuali alle 8 si sono presentati tutti. Sul lago era pronta la chiatta con la ruspa e gli operai mentre a riva c’era la famiglia D’Alesio con alcuni sostenitori, la Polizia Locale, i Carabinieri, il proprietario di un altro cantiere nautico di Angera nelle stesse condizioni di D’Alesio, il presidente del consorzio di tutela dei laghi Ercole Ielmini, il suo vice, curiosi e stampa. Mancava solo il sindaco di Angera Vittorio Ponti, giunto più tardi ma rimasto all’esterno del cantiere. Per Marco D’Alesio parla il suo avvocato Bruno Bianchi, sindaco di Bellagio per 15 anni, che oltre alla sua causa ha in mano altre 20 cause di cantieri nautici del lago Maggiore. «Qui si sta tentando di togliere il "bene della vita" ad una famiglia per 20 metri di passeggiata che, comunque, finirebbe appena dopo, contro il porto – spiega Bianchi – noi chiediamo che questa ordinanza del consorzio inerente al ripristino della sponda venga sospesa in quanto non c’è nessuna sentenza scritta, tutto è ancora aperto. Si rischia di fare un danno che poi, se il giudice darà ragione al mio cliente, o il consorzio o il comune dovrà pagare».

Questa la linea dei d’Alesio che questa mattina hanno messo in atto una sorta di protesta non violenta andando a posizionarsi, a bordo di piccole imbarcazioni a remi, nei pressi della chiatta con la ruspa, in modo da fermare l’intervento. La questione è difficile da risolvere e D’Alesio cerca ancora di trovare una soluzione ragionevole:«Perchè non hanno accettato nessuna delle proposte che abbiamo tentato di fare – spiega D’Alesio – se è solo una dimostrazione di potere che lo dicano». Il presidente del consorzio Ielmini non può intervenire e si limita a mettere in atto l’ordinanza:«Non possiamo fare altro che mettere in atto quello che l’ordinanza richiede – spiega il sindaco di Laveno – capiamo la situazione di D’Alesio ma noi siamo meri esecutori».


Per il consorzio neonato l’avvio è stato molto difficile in quanto la Regione ha delegato le competenze ai comuni consorziati in materia di gestione del demanio e ora la situazione è in una fase interlocutoria. del consorzio fanno parte i rappresentanti, sindaci o consiglieri comunali, di tutti i paesi dei laghi Maggiore, Monate, Comabbio e Varese. Con il passaggio dalla Regione ai comuni consorziati sono stati adeguati, per decisione della Regione, i canoni annuali ai cantieri nautici circa una ventina, ora, sono in causa con il consorzio. Molti cantieri si sono ritrovati morosi perchè fino a ieri gli aumenti non erano stati applicati ora vengono chieste cifre spropositate e molti non hanno ancora pagato.

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Sgombero del cantiere nautico 4 di 11
 

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Pubblicato il 27 Luglio 2007
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