“Terra e Gente”, la Valcuvia in un volume

Il 20 dicembre prossimo presso la sala assembleare della Comunità Montana della Valcuvia alle ore 21 sarà presentato il decimo numero di Terra e gente, la rivista culturale edita dalla Comunità Montana della Valcuvia. Il volume sarà presentato dal prof. Giuseppe Armocida nelle vesti di Presidente della Società Storica Varesina. La rivista culturale creata nel 1993 e coordinata da Serena Contini è giunta al decimo numero e si può annoverare giustamente fra le riviste locali del Varesotto in modo consolidato: il suo sguardo è diretto al territorio della Valcuvia, ma anche ai territori limitrofi e in dieci anni molti gli autori che si sono susseguiti su queste pagine con contributi che vanno dalla storia alla poesia, alla storia dell’arte alla botanica.
Tra i contributi di quest’anno Serena Contini delinea un profilo di Giancarlo Peregalli, facente parte del Comitato di Redazione, morto improvvisamente il gennaio scorso: viene brevemente ricostruita la sua vita professionale, a cui è stata aggiunta una bibliografia, mentre Angela Viola racconta la vicenda culturale del Consorzio archivistico n.7 di cui Peregalli era direttore fino alla sua sopressione: numerose le attività culturali svolte (ordinamento d’archivi comunali e religiosi; pubblicazione delle pergamene di S.Lorenzo di Cuvio a cura di Peregalli e Ronchini); è stato qui ripubblicato un articolo di G.Peregalli apparso nel 1992 dove riassume l’evoluzione istituzionale del Consiglio di Valle e la nascita della Comunità Montana . Interessante l’intervento di Davide Pozzi che elenca i filmati -alcuni brevissimi- conservati dall’Istituto LUCE che riguardano alcune manifestazioni della Valcuvia (anni 50’-60’) e alcuni personaggi.
Infine il volume comprende gli scritti di Michela Tabacchi, che fa un profilo del tenore Aldo Bertocci, nato a Torino nel 1915 e trasferitosi in Valcuvia nel 1974 e Virgilio Arrigoni in questa rubrica annuale ha preso in considerazione il paese di Azio: gli scrittori –d’argomento letterario o scientifico- nati o vissuti ad Azzio.

Alessandro Pisoni riscopre e illustra la figura di Giuseppe Boni, barnabita settecentesco, che nella sua opera Delle luttuose vicende dell’anno 1755 aveva descritto minuziosamente l’alluvione del 1755 avvenuta in Italia settentrionale, in particolare nel Verbano e in Valcuvia, mentre Rodolfo Marini ci parla delle sorgenti d’acqua con valenze benefiche presenti in Valcuvia e nel Varesotto, molte valorizzate nell’Ottocento. Da segnalare ancora interventi di Luce Ferrari che illustra con elenchi e immagini i funghi mangerecci e non della Valcuvia, annotandone anche il periodo di crescita e le tradizioni ad essi legate e Annalisa Motta, che con taglio giornalistico parla delle nuove scoperte archeologiche avvenute l’estate scorsa presso la chiesetta medioevale di S.Agostino a Caravate : una necropoli forse d’età carolingia.
Seguono due articoli dedicati Piero Chiara: il profondo rapporto con la Valcuvia viene infatti delineato sia da F.Boldrini-C.Cattaneo che, in una sorta di collage, ci offrono una descrizione della valle con le parole tratte dalle opere del Chiara sia da Franco Di Leo e Eliana Frigerio che mostrano quante volte la Valcuvia sia stata presente nei suo romanzi.

Spazio all’arte col contributo di Alberto Pollicini che tratta della questione nata con l’affresco realizzato da Antonio Pedretti ad Arcumeggia e della possibilità di essere fedeli alla tecnica anche nell’arte contemporanea

Nell’Album fotografico si è voluto per festeggiare il decimo anniversario presentare le foto delle copertine dei numeri precedenti e le foto delle presentazioni dei volumi stessi.

Il libro è disponibile alla sede della Comunità Montana della Valcuvia in Piizza Marconi a Cuveglio.