Insultò il direttore di Telepadania. Condannata ex parlamentare comunista
L'Ex deputata del Pci Dacia Valent ha diffamato l'ex leghista Max Ferrari. Lo ha stabilito il giudice monocratico
Gliene aveva dette di tutti i colori utilizzando il suo blog, un battagliero sito internet che aveva messo alla berlina l’allora direttore di telepadania Max Ferrari. Dacia Valent, ex europarlamentare del Partito Comunista Italiano e di Rifondazione, è stata condannata dal giudice monocratico del tribunale di Varese Alessandra Clemente a un anno di carcere e 15 mila euro di multa per diffamazione e minacce nei confronti di Ferrari. Pena condonata grazie all’indulto, per la parte detentiva, ma che rimane nella parte risarcitoria con l’aggravio delle spese processuali.
Max Ferrari, che nel frattempo è stato espulso dalla Lega Nord e che ha persino intentato una causa a Telepadania, aveva letto nell’edizione del Tg della sua emittente, l’11 luglio 2005, una notizia, ripresa da “Il Resto del carlino”, in cui si citava una festa di immigrati, nella stazione ferroviaria di Cento, il giorno successivo agli attentati terroristici di Londra. Le posizioni assunte da Ferrari nell’occasione erano state stigmatizzate dalla Valent, attivista italosomala di sinistra radicale che nel frattempo si è convertita all’islam, e ha fondato la “Lega islamica contro la diffamazione”. In un blog tenuto dalla stessa ex parlamentare, dove spesso compaiono posizioni provocatorie e insulti, Ferrari era stato aspramente attaccato per le sue affermazioni e accusato di razzismo con frasi dure: "Pratica la caccia al musulmano", "nessuno sopravvive alla morte nemmeno gli xenofobi", "Chi di spada ferisce di scimitarra perisce", "Pagherete caro pagherete tutto". Tutti, a quanto pare, indirizzati al giornalista. Inoltre, in una serie di scritti successivi prodotti come prova dal legale di Ferrari, Attilio Fontana, Valent aveva rincarato la dose insultando non solo l’ex direttore di Telepadania ma anche il sostituto procuratore di Varese che aveva promosso l’azione penale per diffamazione dopo la querela di Ferrari. Risultato: le richieste del pm Raffaella Zapatini sono state accolte e la Valent condannata.
Non è la prima volta che la comunista e l’indipendentista insubrico – come si definisce oggi – si sfidano in aula. Un anno fa la donna aveva denunciato Ferrari a Roma per le affermazioni di quella trasmissione del 2005. Al giornalista, che non venne condannato, giovò il fatto che la "Lega islamica contro la diffamazione" non si era ancora costituita al momento del presunto reato.
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