Windows Vista vittima di un pregiudizio

Un tecnico informatico pubblica un libro a sue spese per difendere l'ultimo sistema operativo della Microsoft

Ha studiato psicologia, è un appassionato di astronomia, ama Platone e Aristotele, costruisce meridiane, di mestiere fa l’informatico e si occupa di pianificazione alla Elmec Informatica. Inquadrare Francesco Cernecca non è una cosa semplice. Dietro gli occhi piccoli, la parlantina fluida e i suoi modi gentili, si nasconde una bella testa. Questo quarantasettenne originario di Luino è un curioso e, come tutti i curiosi, non si ferma alle apparenze. Lui vuole conoscere. Se poi l’oggetto del suo interesse è vittima di un pregiudizio, allora è pronto a tutto, anche a scrivere un libro e pubblicarlo a suo spese.

"Il futuro è in Vista" è il titolo, l’argomento è l’ultimo sistema operativo (molto criticato) di Microsoft, ovvero Windows Vista. Per pubblicarlo si è affidato a "Lulu", un servizio di POD (print on demand). In pratica Cernecca è l’editore di se stesso, per il momento il libro ha venduto nelle prime due settimane le prime cento copie. «Dietro il pregiudizio e tutte le falsità raccontate su Vista – spiega Cernecca –  c’è la grande paura di non poter più riprodurre contenuti multimediali non certificati. C’è stata una convergenza di informazioni sbagliate pubblicate sui blog e rimbalzate sulla rete, che hanno alimentato questa paura soprattutto tra i ragazzi. Il risultato è stato il boicottaggio non dichiarato del sistema operativo, da cui comunque non si tornerà indietro. E anche se ci sarà Windows 7 questo si baserà su concetti introdotti da Windows Vista».

I maggiori pregiudizi su "Windows Vista" erano dovuti alla presenza di un chip (un elemento hardware), detto "Fritz chip", dal nome del senatore americano che ha sostenuto politicamente la necessità di controllare i diritti d’autore in maniera "certa", attraverso un DRM (Digital Rights Management) non controllabile dall’utente finale con un componente Hardware, in pratica attraverso un piccolo microprocessore. Questo chip, insieme al sistema di crittografia Drm, non permetterebbe di utilizzare contenuti digitali non certificati. Quindi è naturale e legittimo che qualcuno avesse posto anche problemi di rispetto della privacy. «Questa cosa non è vera – continua Cernecca – perché i file che non utilizzano il Drm possono essere riprodotti tranquillamente anche con "Vista", come è possibile continuare ad usare sistemi P2P. Il chip ha anche invece una funzione positiva che nessuno sottolinea. Ad esempio, per tutto ciò che richiede una certificazione necessaria, perché permette a istituzioni di fornire servizi certificati sulla base dell’identificazione. Capisco che molti abbiamo pregiudizi e che il libro sia decisamente contro corrente rispetto al pensiero comune, la realtà delle cose è comunque incanalata attraverso le tecnologie che Vista ha incorporato per la prima volta, e solo concetti come il Fair use con una saggia riscrittura del diritto d’autore ci porteranno ad una soluzione dei problemi attuali».

Secondo Cernecca, dunque, si tratta di una cosa poco corretta e non importa se a subirla sia stato un colosso che risponde al nome di Microsoft. Il motivo di questa difesa a spada tratta della creatura di Bill Gates ha però una ragione più profonda, come spiega lo stesso autore. «Scaricare tutto quello che si vuole è un’opportunità quando è utile, ma in genere le persone confondono l’avere con l’essere. Per cui scaricano di tutto e di più, ingolfano i loro dischi fissi, ma non ne guadagnano in conoscenza perché poi di quello che scaricano ne utilizzano una minima parte. Insomma, la gente ha tante cose nell’hard disk , ma poche nella testa. Come se la creatività fosse il risultato dell’accumulo e non della conoscenza».

La copertina del libro riporta un’immagine del Lago Maggiore. I matematici direbbero un’immagine che tende a infinito. «Quella foto l’ho scattata andando verso Curiglia ed è il lago visto dalla località "Giro del sole". In questo modo sembra non finire mai. Al tramonto c’è un istante in cui lo gnomone della meridiana punta la sua ombra all’infinito, verso il futuro dove il nulla si unisce al tutto. Lo so, noi luinesi, anche se ora sono felicemente un daveriese, siamo un po’ particolari. Sarà l’aria del lago». 

Il libro è disponibile su http://stores.lulu.com/regulus

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 20 Novembre 2007
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.