Inaugurato il tribunale di Luino

L’ex-senatore Piero Pellicini questo giorno l’avrà sognato più e più volte. Vedere tutti i sindaci del circondario di Luino, il presidente della corte d’appello di Milano Grechi, gli avvocati, il presidente del tribunale di Varese Emilio Curtò, le autorità militari tutti insieme ad inaugurare la nuova sezione staccata del tribunale di Varese a Luino. Quel giorno tanto sognato si è concretizzato oggi sabato 24 novembre 2007 dopo quasi dieci anni di battaglie in parlamento «per tessere quella tela di relazioni – ha detto lo stesso Pellicini – che ha portato all’approvazione unanime in parlamento della legge che prevede la sezione staccata del tribunale a Luino».

L’avvocato Viazzo, decano degli avvocati luinesi, ha sottolineato come l’Italia sappia uscire dalle grandi contraddizioni che essa stessa genera come quando nel ’99 «in un ufficio del ministero di Grazia e Giustizia si approntava la riforma D’Alema che tagliava le preture, compresa Luino, e nell’altro si decideva di costruire il palazzo di giustizia nella stessa città». Anomalie e stranezze di un Paese pronto a riscattarsi. E così è stato per i luinesi spingendo il sindaco di Luino Gianercole Mentasti a dire «giustizia è fatta, Luino torna ad avere il suo punto giustizia». così tra decine di invitati si è consumato il rito del taglio del nastro con il presidente del tribunale di Varese Curtò a stringere tra le dita quella forbice che mai avrebbe pensato di usare per inaugurare una nuova sede.

Le sue parole sono molto eloquenti:«Applicare le leggi è il nostro mestiere e per questo oggi siamo qui – spiega Curtò – ma non dimentichiamoci quanto sia difficile ora far funzionare il tutto quando lo Stato non ha messo una lira in più, anzi, ci ha tagliato alcuni cancellieri». Tra mille difficoltà e antiche rivalità ormai sopite dalla festa il nuovo tribunale, già attivo da un mese circa, ha ricevuto anche il battesimo delle autorità.