Poretti: la festa per i 130 anni porta con sé una nuova birra

Una grande storia imprenditoriale varesina, nata 130 anni fa e ora festeggiata nel modo più consono: un brindisi a base di birra. Se questa vi pare una scelta inusuale siete però fuori strada, visto che l’azienda e la storia in questione sono quelle nate dall’intuizione di Angelo Poretti, l’uomo che portò la birra nel Varesotto grazie allo stabilimento di Induno Olona. Era il 26 dicembre del 1877 quando Poretti realizzò la prima "cotta" di sempre della birra che portava il suo nome: per celebrare l’anniversario oggi è stata lanciata in anteprima a Palazzo Estense l’ultima nata in casa Poretti, chiamata appunto "130 anni".

A lanciare l’idea di un nuovo prodotto è stato il management di Carlsberg Italia, la multinazionale di origine danese che da diversi anni è proprietaria di marchio e unità produttive di Birra Poretti. Spiega infatti Jesper Mejlholm, marketing manager dell’azienda: «Siamo felici di partire proprio da Varese nel proporre questa nuova birra: l’idea di base è stata quella di focalizzarci sulla figura del fondatore, in modo da dare un esempio reale di grande imprenditore che ha voluto fare grande la realtà da cui è partito». Anche per questo motivo Poretti sarà main sponsor di "Bianco Natale", la serie di iniziative volute dal Comune per questo mese di dicembre. Non è un caso che i saluti di rito siano stati "officiati" da sindaco e vicesindaco, Attilio Fontana e Gianpaolo Ermolli. Con loro, in rappresentanza del comune di Induno, l’assessore Persenico. Durante Bianco Natale sarà allestita una mostra fotografica all’aperto con la quale si ripercorreranno i 130 anni di Birra Poretti.

Per presentare il nuovo prodotto, appena nato nel grande stabilimento liberty della Valganna, sono quindi intervenuti il giornalista e scrittore Davide Paolini (il cosiddetto "Gastronauta") e il responsabile della qualità di Induno, Flavio Boero. «Abbiamo pensato a una birra del tutto nuova – ha spiegato quest’ultimo – come nuova fu, 130 anni fa, l’impresa di Angelo Poretti. Un uomo che ha realizzato il suo sogno riportando nella sua città di origine quanto ha imparato in giro per l’Europa. Il risultato è stato una birra che risveglia tre sensi: vista, gusto e olfatto. Il colore è chiaro ma leggermente ambrato, ma anche naturalmente torbido. Il gusto alterna l’amaro del luppolo, che si avverte subito e poi sul finire del sorso, al dolce dei cereali. Il corpo vuole invece essere importante ma non ingombrante, nel senso che si può bere altra birra dopo il primo assaggio. Infine la gradazione (5,5% in vol.): è superiore rispetto alle lager ma non raggiunge i livelli delle bock».

È toccato infine al "Gastronauta" Paolini proporre alcuni abbinamenti non solo per la "130 anni" ma pure per le altre birre della gamma Poretti. «La "130" mi ha fatto venire in mente i tortelli di zucca alla mantovana, lo gnocco fritto oppure, per restare nel Varesotto, la formaggella del Luinese. La "Chiara originale" invece è ideale per piatti a base di pomodoro o con un caprino fresco al carbone vegetale; la "Bock rossa" invece mi ispira il cioccolato e in particolare la sacher. Infine la "Bock chiara", che vedo bene con i caprini freschi e addirittura lo "zincarlin".
Insomma, ce n’è per tutti i gusti: basta assaggiare.