Ciao Della!

Il ricordo del professore recentemente scomparso in un incidente di montagna tratteggiato da una sua alunna

Ascolti il telegiornale, pensi conoscendolo che potrebbe essere lui… Ma non stai a pensare che potrebbe essere davvero lui…
La notizia passa in sordina, come tutte le vicende di cronaca che ogni giorno, purtroppo, ti scivolano addosso, e tu impotente non puoi fare nulla per cambiare le cose…
Uno dei soliti incidenti in montagna, tutto qui…
Poi ti arriva un messaggio sul cellulare, poi una chiamata: è morto il Della!
Era lui… Era il mio professore di italiano e storia durante il triennio all’ITPA di Gavirate… Era il Della!
Pensare che l’avevo intravisto venerdì sera, era venuto ad assistere al Concerto di Gala a Biandronno, l’ho visto entrare dal palco e alla fine, tra la gente, non sono riuscita neppure a salutarlo, a salutarlo per l’ultima volta.
Mi aveva chiesto lui di avvertirlo quando ci sarebbe stato il concerto e via mail gliel’avevo comunicato.
Per tre anni una “convivenza forzata” a scuola, tra Divina Commedia e i libri di Storia…
Tra il suo amore per la montagna e la curiosità per Internet e per le fotografie, il cercare sempre il modo migliore per coinvolgere gli studenti…
E gli aneddoti sul Della sarebbero infiniti…
Durante le verifiche quando mi avvertiva di togliere tutti i bigliettini e io riuscivo ogni tanto a farla franca, ma spesso mi coglieva in flagranza di reato, il mio abbonamento ai 6 e mezzo nei temi…
Quando trovai su Internet alcune sue foto, il Della “sessantottino” e il Della Alpino, già… Il Della Alpino…
E quelle foto attaccate per scherzo sull’armadio di classe e tante risate… 
E tanti altri ricordi, bei ricordi…
Tre anni che passano veloci e arriva la maturità, tensione e screzi e tutto finisce…
Ti ritrovi all’“ultima cena” di classe e poi con la maggior parte dei professori perdi i contatti ma con lui no…
Capitava di incontrarlo a scuola durante i miei giri mattutini per vedere quante cose sono cambiate a due anni di distanza, capitava qualche mail per dirgli che il lavoro andava bene e che ce la facevo anche con l’università…
Lo incontrai anche quest’estate con la moglie, la signora “Della”, e lui ancora con le stampelle, “scivolantina eh”.
E i ricordi tornano a quando entrava in classe con le stampelle, perché il week-end era andato in montagna e si era fatto male…
Ed allora si sedeva direttamente sulla cattedra e via con Leopardi..
I ricordi riaffiorano pian piano, sembrano momenti lontani e forse se ci si riflette bene, per vedere oggi la persona che sono diventata, un po’ lo si deve anche a lui…
E questo per ogni suo singolo studente, ricordi belli o brutti che comunque ti hanno segnato ed aiutato a crescere…
E poi una notizia inaspettata e le domande sono infinite… perché lui?
Lui amava la montagna e appena poteva era su, sci oppure piccone e partiva…  E lo ha  montagna se l’è portato via…
E questo incidente che cambia tutto, rovina una vita, rovina tanti ricordi…
Dopo un giro di telefonate, risentendo persone che non vedi da due anni riesci ancora incredula a spiegare cosa è successo…
Il Della aveva voglia di vivere, la passione che metteva in tutto era unica e da studente di rendi conto che i giudizi verso le persone cambiano, che lui ha cercato di spronarmi e ora…

Ora resta il ricordo…

Questo articolo per ricordarlo, per ricordare affettuosamente il Della, strano parlare al passato di una persona che hai visto solo pochi giorni fa…
Nel mio piccolo sono vicina alla sua famiglia, alla “signora Della”, al figlio ed a tutte le persone che gli hanno voluto bene…
Mi chiedo se per questo articolo mi avrebbe dato più di un tirato sei e mezzo ma per sempre: GRAZIE DELLA!

(e come dicevi quando ti arrabbiavi in classe con noi… PORCO DIAVOLO!)

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Dicembre 2007
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