L’albergo di Capolago si farà

Roma dice sì all’Albergo di Capolago. Il commissario straordinario ai mondiali di ciclismo Guido Bertolaso ha autorizzato l’intervento. «La struttura Commissariale – recita una nota – ha espresso, dopo una approfondita e puntuale istruttoria con le competenti istituzioni, il proprio nullaosta all’inserimento dell’intervento di riqualificazione turistica del Lago di Varese nel Piano delle Opere per i Mondiali di Ciclismo 2008». Detto in altri termini, l’albergo cercava da tempo di avere una procedura di approvazione semplificata, ottenibile solo rientrando nel piano delle opere dei mondiali di ciclismo. La decisione spettava al Commissario straordinario dei mondiali, Guido Bertolaso, che però aveva richiesto un parere favorevole da parte della giunta comunale e che aveva anche osservato di volere rassicurazioni sul rispetto di tutti i vincoli ambientali. Se da una parte, la volontà politica della giunta Fontana è quella di dire sì al progetto dell’imprenditore Sandro Polita, l’unica condizione che oramai poneva Bertolaso era proprio quella dei vincoli. I timbri ora ci sono.
«L’inserimento – scrivono ancora gli uffici centrali della Protezione civile –  resta subordinato alla realizzazione di tutte le opere di mitigazione del rischio idraulico che consentiranno la declassificazione dell’area da zona a rischio a zona esente».
Il commissario straordinario dei mondiali, poi, indica con chiarezza chi debba controllare che tutti i lavori vengano fatti in tempo. Le opere infatti sono state autorizzate perché devono servire a ospitare squadre e tifosi attirati della manifestazione, che inizierà a fine settembre: «Tutte le opere relative all’intervento reso possibile dal parere favorevole delle Amministrazioni competenti – scrive ancora Bertolaso –  dovranno essere eseguite sotto il costante controllo del comune di Varese che garantirà la realizzazione delle operazioni nei tempi e modalità concordati». Finora, sono due gli alberghi che hanno cominciato i lavori nell’ambito delle opere dei mondiali. Il nuovo hotel all’ippodromo, e l’ampliamento di Mariuccia alla Schiranna. L’autorizzazione era giunta anche per altre opere, che però sono rimaste al palo. 
Prima di costruire, Polita ha bisogno di fare alcuni atti amministrativi dovuti: ma il progetto ha già avuto il via libera di Magistrato del Po e Regione Lombardia per le opere idrauliche, più quelle di rito per verde e paesaggistico. Ci vorranno 15 giorni. «Appena espletate le incombenze burocratiche inizieremo a costruire – dice Polita – siamo pronti. Bertolaso, in un incontro a Roma, aveva preteso che avessimo i fornitori pronti a partire, per il rispetto dei tempi. Siamo nelle condizioni di farcela».