I commercianti Incentro ripartono dalla card

I commercianti del centro storico di Varese fanno un altro passo concreto per rivitalizzare corso Matteotti e dintorni. Questa mattina è stata presentata infatti l’associazione “Incentro”, naturale evoluzione del coordinamento spontaneo dei Commercianti del centro.

A siglarla uno statuto formale e un consiglio ufficiale, anche se pro tempore. Primo presidente: Alfredo Corvi, che già aveva guidato l’avventura più “autogestita” ma ugualmente di successo (E’ una loro idea l’iniziativa di Varese Shopping by night, i venerdì sera con i negozi aperti a varese) del coordinamento fino a qui.

«Per me si tratta del punto di arrivo – ha commentato infatti Corvi – di una esperienza cominciata quattro anni fa: lo scopo era quello di diverntare un interlocutore unico e ridare visibilità al centro, e mi sembra che ce l’abbiamo fatta. Ora proviamo questa capacità che abbiamo scoperto su un progetto preciso, e più concreto».

Il “progetto concreto” è, innanzitutto, una “fidelity card” per i clienti del centro storico: «Siamo ancora a livello di progetto, ma posso già anticipare che sarà elettronica, con caratteristiche simili (anche se non proprio uguali, per ragioni logistiche) a quelle dei principali supermercati, e come prime proposte degli sconti sui parcheggi in centro». Spiega Corvi. Una card ancora tutta da studiare, ma che ha lo scopo di riportare le persone in centro, come se fossero al centro commerciale, e fidelizzarli ai negozi che mano a mano si convenzioneranno.  I primi negozi a farlo saranno i 75 che hanno aderito a VareseShoppingByNight: all’inizio facenti parti dell’isola pedonale, ma che si stanno rapidamente estendendo a tutta la zona intorno al “ring”. Tant’è vero che tra i primi componenti del consiglio c’è anche Gualtiero Caudera, del megastore Benetton, in qualità di revisore unico.

L’iniziativa si preannuncia virtuosa per la città e per il commercio, riportando il baricentro al centro di Varese. Anche perchè « Oggi il commerciante ha grossi problemi di gestione, legati fondalmentalmente al fatto che le spese sono in continuo aumento e le entrate in continua diminuzione – sottolinea Alessandro Milani, vicepresidente della neonata Incentro – Qui è necessario muoversi, per ravvivare il mercato, e chi non lo capisce rischierà fra poco di affogare. Noi non siamo ne più belli ne più bravi: siamo partiti dal presupposto che il centro è patrimonio di tutti, e che qualcuno per farlo tornare vivo doveva partire. Noi faremo il possibile per farlo diventare realtà, e saremo solo contenti di accogliere chi ci sta».

L’avvio di questa “avventura formalizzata” in associazione ha necessitato da parte dei primi componenti della direzione, anche di un doveroso ringraziamento: «Alla Confesercenti, che ci ha sostenuto (tra l’altro la sede dell’associaizone Incentro è all’interno dei locali della Confesercenti, ndr) e ci ha aiutati moltissimo -continua Milani – senza loro sarebbe stato molto più difficile. E li ringraziamo anche per avere mantenuto e rispettato lo spirito indipendente della nostra associazione»